A Rossano benedetto il primo monastero delle monache agostiniane
Mons. Satriano: “quanto bisogno abbiamo di tornare al cuore, all’essenziale del vivere, a Dio”
“Dio intreccia, in questo giorno benedetto, la sua storia d’amore per l’uomo con la nostra storia e la apre alla speranza. La montagna di Rossano torna ad essere abitata da quella vibrante ricerca di Dio che, più di 1200 anni fa, rese gravide di fede queste contrade della Calabria – mi riferisco all’esperienza cenobitica del monachesimo basiliano”. Lo ha detto, oggi, mons. Giuseppe Satriano, arcivescovo di Rossano-Cariati, in occasione della benedizione del Monastero di S. Agostino.
“La presenza delle monache agostiniane ci consegna, ancora una volta, la possibilità di rinascere dall’alto, attraverso la contemplazione, il silenzio e l’ascolto – ha osservato il presule -. Siamo grati a queste donne coraggiose e innamorate. Immerse in una vita di contemplazione, silenzio e ascolto della preghiera, ci additano con la loro testimonianza, uno sguardo capace di ridare vigore e senso alla vita, uno sguardo dall’alto, intriso della luce che viene da Dio”. “Uno sguardo in grado di introdurci in un mondo altro, dove il superfluo cede il posto all’essenziale e dove il bisogno dell’effimero si apre al desiderio del cielo, desiderio che pulsa nascosto nel profondo di ciascuno” ha aggiunto. E ancora: “Dicevo donne coraggiose e innamorate, poiché hanno messo in gioco il loro cuore, lasciando spazio a Dio e vivendo con amore grande, orientate verso di Lui e verso i fratelli”.
“Oggi – ha concluso mons. Satriano – veniamo riconsegnati ad un orizzonte di luce, ad un percorso di autenticità e di trasparenza. Oggi siamo chiamati a benedire il ‘monastero’ del nostro cuore, spazio dell’incontro con Dio e con i fratelli. Quanto bisogno abbiamo di tornare al cuore, all’essenziale del vivere, a ciò che conta veramente e dona gioia ai nostri giorni. Quanto bisogno abbiamo di tornare a Dio”.
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