Addio a Maria Pia Di Dario Guida, riportò alla luce le patine originarie della Madonna del Pilerio
Il mondo della cultura e dell'arte perde una figura importante della sua storia recente.
Il mondo della cultura e dell'arte perde una pietra miliare della sua storia con la morte della professoressa Maria Pia Di Dario Guida. Tra i maggiori studiosi della cultura artistica dell’Italia meridionale, esordì con un contributo dal titolo "Precisazioni su Ugolino di Vieri e soci" nel 1967. Fin dagli anni giovanili si è dedicata alla ricerca sistematica sul territorio, facendo conoscere a intere generazioni di studiosi e di allievi personalità e opere d’arte sconosciute e ricostruendone le vicende in numerosi saggi e volumi, atti di convegni e cataloghi di mostre, a partire dalla memorabile “Arte in Calabria” (Cosenza, 1975) fino a “Capolavori d’arte in Calabria” (Cosenza, 2008). La lunga attività della studiosa si è rivolta verso la tutela e la conservazione presso la Soprintendenza ai Beni Culturali, verso l’insegnamento presso l’Università della Calabria, senza mai tralasciare la ricerca sul campo e d’archivio. Notevole rimane, tuttavia, il lavoro, nello specifico: restauro e valorizzazione, che ha eseguito per due opere d'arte della Cattedrale di Cosenza ovvero la Stauroteca di Federico II e la Madonna del Pilerio; di quest' ultima, riportando alla luce le patine originarie.
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