La galleria d'arte "Le Muse" promuove artisti talentuosi capaci di donare bellezza e speranza
Conclusa la mostra di Maria Rosaria Valenti a Cosenza
Valenti: "Il mio intento è trasmettere positività e ottimismo al fruitore delle mie opere. Quando dipingo mi rifugio in un mondo fantastico e colorato, dove tutto è più bello"
Si è conclusa, presso la Galleria d’Arte “Le Muse” di Cosenza, la mostra “L’arte di Meri”, una suggestiva kermesse di dipinti ideati e eseguiti da Maria Rosaria Valenti, laureata in Ingegneria Edile all’Università della Calabria, ma dotata di una forte passione per l’arte, sin dalla tenera età. Le sue produzioni hanno peculiari e singolari caratteristiche: si parte da una base solida di legno, con contorno di specifici sassolini di mare, che rispondono a ben precise forme; alla fine, un’esplosione di vivaci colori e altrettanti forti contrasti danno vita all’Arte di Meri”. La “Val d’Orcia”, il paesaggio toscano armonizzante uomo e natura; “I riflessi nascosti”, che raffigurano i grattacieli di New York, celando la loro identità, essa è scopribile solo se si guarda il loro riflesso nel mare; “L’albero dell’amore”, forse uno dei più emblematici, simboleggia il potere dell’amore dalle radici profondamente radicate nell’entroterra, ed è solo grazie a ciò che l’albero continua a fiorire, e emanare vita. Questi sono solo alcuni pochi esempi dei numerosi quadri che, in questi giorni, hanno riempito di colori la Galleria. “Mi piace esprimermi con questa tecnica poiché, così, riesco a realizzare opere in rilievo.” – afferma Maria Rosaria Valenti – “I miei amici mi chiamano ‘Meri’, per cui ho scelto questo nome per la mostra. Mia madre mi dice sempre che, da piccola, portavo sempre con me colori e matite, così ho sperimentato diverse tecniche nel corso degli anni, fino ad arrivare a quella delle pietre. Il mio intento è trasmettere positività e ottimismo, è il messaggio che deve arrivare agli occhi del fruitore, anche perché, quando dipingo, mi rifugio in un mondo fantastico e colorato, dove tutto è più bello”. Una ulteriore particolarità di questi dipinti: anche se sono presenti colori scuri, e magari con forti tonalità, non trasmettono per niente sentimenti di cupezza, o qualcosa di simile. Questa “colorata” mostra ha terminato il suo ciclo proprio con la Primavera alle porte, e forse, tutto sommato, non si tratta di un caso.
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