Contro la violenza sulle donne secondo l'icona di Adamo ed Eva
I progenitori ci offrono uno spunto di un rapporto che sia ispirato all'uguaglianza, al confronto e mai alla violenza.
Oggi celebriamo la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, un evento che negli ultimi anni ha assunto una rilevanza non solo nazionale ma anche internazionale. È un tema particolarmente delicato, che può essere affrontato sotto diversi punti di vista. Personalmente, quando penso alla questione, la prima cosa che mi viene in mente è l'icona biblica di Adamo ed Eva.Non tanto con riferimento alla fatto che Eva, cioè la prima donna, sia stata creata a partire dalla costola di Adamo, ovvero sia stata plasmata a partire dalla sua uguaglianza con l'uomo, quanto soprattutto per l'atteggiamento che Adamo ebbe prima e dopo che Eva venisse alla luce.Se osserviamo con attenzione uno dei due racconti biblici della creazione che la Genesi ci offre, frutto delle diverse tradizioni a partire dalle quali è stato composto il primo libro della Bibbia, Adamo fu chiamato a rapportarsi alle altre creature. Infatti, Dio gli diede potere di dare nome alle "bestie" che aveva vicino.Adamo si rese immediatamente conto di non poter trovare soddisfazione al proprio essere rapportandosi solo a quegli animali, intuì che gli mancava effettivamente qualcosa. Gli mancava esattamente un aiuto, un sostegno, una compagnia che gli fosse simile. Anche qui, inutile perdersi questione ben più ampia del significato di "essere simili". Ciò che conta è proprio questo, che Adamo trovò qualcosa di simile, anzi qualcuno di simile, solo nel momento in cui fu creata Eva, la prima donna. La giornata internazionale contro la violenza sulle donne ha nel libro della Genesi una vera e propria icona di un'uguaglianza originaria, di un rispetto, di un riconoscimento del valore e del ruolo della donna accanto agli uomini. E viceversa. Soprattutto, nel dialogo, nel confronto, mai nella violenza.
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