"Guidati da una stella", appuntamento in Curia il 28 aprile
Il volume del nostro giornalista Fabio Mandato con la prefazione del direttore di PdV, don Enzo Gabrieli. La presentazione il 28 aprile al Slaone degli Stemmi alla presenza dell'Arcivescovo Nolè.
Un romanzo sulle vicende dell’infanzia di Gesù attraverso la meditazione dei cinque misteri gaudiosi del Rosario. “Guidati da una stella”, editrice Marcianum Press, vuole trasportare il lettore negli ambienti e fra i dialoghi della famiglia di Nazareth, tuttavia senza tradire il dato evangelico. Il volume, nuova fatica letteraria di Fabio Mandato, giornalista cosentino, presenta quindi gli episodi dell’annunciazione dell’angelo a Maria, la visita ad Elisabetta, la nascita del bambino Gesù a Betlemme e poi la presentazione al tempio e lo smarrimento e il ritrovamento tra i dottori della legge. Il testo sarà presentato il prossimo 28 aprile, alle ore 18, presso il Salone degli Stemmi della Curia Arcivescovile di Cosenza alla presenza dell’arcivescovo monsignor Francesco Nolè e di don Enzo Gabrieli, direttore dell’ufficio per la pastorale della comunicazione della diocesi bruzia, che ha curato la prefazione del libro.“La tenerezza del presepe emerge dai colloqui dai personaggi, dai colloqui che Fabio ha provato ad immaginare e che ci riportano al centro della scena, di un’umanità nella quale il Signore è venuto davvero prendendo carne umana, abitando la nostra storia per trasfigurarla con il suo progetto d’amore salvifico” – scrive don Gabrieli nella sua prefazione. “La stella richiamata dal titolo è anzitutto quella contemplata dai magi, cercatori di Dio, il cui episodio alla mangiatoia di Betlemme, nel testo, è raccontato in maniera del tutto particolare: sono Maria e Giuseppe che, al bimbo ormai di qualche anno, narrano, con un flash back, il momento dell’arrivo degli astrologi orientali e i loro doni” – spiega l’autore. “I magi non sono però gli unici protagonisti del romanzo. Ci sono Anna e Gioacchino, i genitori di Maria, c’è Simeone e la profetessa Anna. Fabio Mandato entra nelle case dei protagonisti e spera anche di entrare nel cuore del messaggio evangelico. Lo fa come “un cercatore” – come egli stesso scrive nell’introduzione – volendo “dare ragione della straordinarietà di un libro, la Sacra Bibbia, che sin dall’Antico Testamento, con simboli, immagini e profezie, prepara l’umanità all’Incarnazione dell’unigenito Figlio di Dio”. La certezza di Mandato è che “la famiglia di Nazareth è un modello di normalità, laddove normalità significa vicinanza, attesa, ansia, speranza, in definitiva amore. È la famiglia dove Gesù bambino siede sulle ginocchia del padre per riceverne qualcosa, e dove raccoglie il sorriso e l’abbraccio amorevole della mamma”.
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