Taddeo, l'apostolo dal cuore grande

Nono volume della collana “I Dodici” a cura di Enzo Gabrieli; un laboratorio pastorale che si arricchisce con la presentazione dell’Apostolo Taddeo in questo scorcio di fine 2019, invocato ancor prima di Santa Rita come il santo della Cause impossibili. Una figura meravigliosa, il dicepolo dal cuore buono, martirizzato e poi venerato insieme a Simone il Cananeo. La tradizione lo vuole vedere nella figura dello sposo delle nozze di Cana, che poi si mise alla sequela di Gesù. Giuda Taddeo è l’autore dell’ultima e più corta ma molto incisiva Lettera cattolica del Nuovo Testamento. Preoccupazione centrale di questo scritto è di mettere in guardia i cristiani da tutti coloro che prendono pretesto dalla grazia di Dio per scusare la propria dissolutezza e per traviare altri fratelli con insegnamenti inaccettabili, introducendo divisioni all’interno della Chiesa “sotto la spinta dei loro sogni”, così definisce Giuda queste loro dottrine e idee speciali. La struttura del volume che si ispira alla catechesi di Benedetto XVI sulla figura degli Apostoli si compone sempre di due parti: la prima presente il personaggio nelle sua caratteristiche essenziali, il profilo biografico, come è stato raccontato dall’arte, negli apocrifi, nella tradizione della Chiesa e anche nel culto per chiudersi con un affaccio sull’arte e sulla pittura e il commento teologico-iconografico di un’opera d’arte che viene scelta come copertina. La seconda è una lettura romanzata e meditata della sua vita. Quest’anno l’opera che ne racconta il martirio è un dipinto di Pietro Damini custodito a Padova nella Chiesa di San Gaetano e risale al XVII. Taddeo è il discepolo che pone a Gesù la domanda: “Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi e non al mondo?”e commentandola papa Benedetto XVI disse: La sua domanda è questione di grande attualità, che anche noi poniamo al Signore: e la risposta di Gesù è misteriosa e profonda. Il Risorto dev’essere visto, percepito anche con il cuore, in modo che Dio possa prendere dimora in noi. Il Signore non appare come una cosa. Egli vuole entrare nella nostra vita e perciò la sua manifestazione è una manifestazione che implica e presuppone il cuore aperto”. Contestualmente viene pubblicata quest’anno dalla Tau la seconda edizione de “La Pasqua di Giuda” dedicata all’Iscariota, primo volume dell’autore uscito per le edizioni Pellegrini già nel 2012”.