Valorizzare l’antica strada dei Romani: un’opportunità irripetibile
L’Associazione culturale ʺLa Via Popiliaʺ presenta una nuova idea di recupero.
Se è vero che tutte le strade portano a Roma, ce n’è una che passa per la Calabria: è la Via Popilia, costruita nel 132 a.C. che si estendeva, come un’antica autostrada, da Capua fino a Reggio Calabria, rendendo facilitando i collegamenti tra la nostra regione ed il centro del potere romano. Una storia lunga 2150 anni che ha visto eserciti, commercianti, uomini di fede e semplici idee camminare sulle pietre di questo antico sentiero per raggiungere il resto del mondo allora conosciuto. La via Popilia è stata di recente protagonista del convegno dal titolo “Un itinerario per la valorizzazione dei patrimoni di Calabriaʺ, organizzato dall’Associazione culturale “La Via Popiliaʺ: un momento di divulgazione e di riflessione che ha visto l’incontro tra istituzioni, ordini professionali, studiosi, personalità di cultura ed imprenditori locali, ponendo così le basi per la creazione di una rete tra amministrazioni quel mondo accademico depositario della memoria storica di questo antico itinerario. La via Popilia è un itinerario ricco di numerosi patrimoni – afferma il Dott. Ferdinando Morelli, Presidente dell’Associazione “La Via Popiliaʺ – : patrimoni storici, architettonici, culturali, paesaggistici, enogastronomici. Un itinerario che andrà, in futuro, ad integrarsi con la rete dei cammini a piedi nell’ambito di un turismo sostenibile, sempre più richiesto dai viaggiatori.
Preparare l’accoglienza dei viaggiatori, riportare le indicazioni e formare guide capaci di accompagnare i turisti, con la volontà di creare itinerari sia per chi vorrà ripercorrere le orme degli antichi romani in macchina, a piedi, in bici, oppure a cavallo. Il messaggio, secondo Morelli, è il seguente: se percorrerai la Via Popilia, troverai tutto questo, realizzando un vero e proprio brand territoriale che unisca la storia dei luoghi con le eccellenze locali, recuperando quel gap che intercorre tra noi e le altre regioni d’Italia e nel resto d’Europa, dove i cammini sono sviluppati e creano sviluppo.
Non sei abilitato all'invio del commento.
Effettua il Login per poter inviare un commento