"Allarga lo spazio della tua tenda", un progetto di accoglienza dell'Ufficio Migrantes
Un'idea rivolta a famiglie e parrocchie per l'accoglienza dei migranti che arrivano sul nostro territorio, soprattutto per favorirne l'integrazione a 360°.
Si chiama “Allarga lo spazio della tua tenda” il progetto dell’Ufficio diocesano Migrantes, presentato nel Salome degli Stemmi del Palazzo Arcivescovile in occasione delle celebrazioni per la Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato. Un tentativo di carità organizzata insieme alle parrocchie e alle famiglie cristiane, grazie all’accoglienza e integrazione dei tanti immigrati presenti sul nostro territorio. Accanto alle esperienze virtuose di compresenza soprattutto nei piccoli paesi, un altro piccolo segno di attenzione della diocesi,
nell’ottica di una crescita della società civile stessa. “L’idea è quella di sperimentare un approccio innovativo all’accoglienza attraverso il coinvolgimento della comunità cristiana” – spiega Pino Fabiano, che dirige l’Ufficio Migrantes diocesano. “Il progetto consiste nel realizzare forme di accoglienza in famiglia o in parrocchia, di persone, minori e richiedenti protezione internazionale, proprio con il nostro supporto”. Comunità parrocchiali e famiglie con buona volontà, i destinatari del progetto. “L’idea è quella di individuare un gruppo di famiglie e parrocchie che diano la disponibilità di un immobile e sperimentino le forme di accoglienza, prevalentemente con riguardo alla terza fase, di persone che sono già state in un cammino di accoglienza, che hanno avuto il riconoscimento dello status e ora sono nella fase dell’integrazione. Il nostro intento è quello di chiedere alle comunità di aiutare queste persone a radicarsi sul territorio. Penso alle famiglie con minori, soprattutto nella logica dello spopolamento” – prosegue Fabiano. “Il progetto partirà con una fase di informazione pubblica, di formazione nelle parrocchie degli operatori pastorali perché si preparino all’eventuale accoglienza e una terza fase di costruzione di un progetto di accoglienza, mettendo insieme i bisogni dei benefi ciari e la disponibilità di famiglie e parrocchie”. “Allarga lo spazio della tua tenda”
è quindi l’occasione per avvicinare ancora di più gli immigrati che vivono il nostro territorio a quella famiglia di famiglie che è la parrocchia, luogo di incontro e di dialogo, di scambio e di edificazione personale. “In questi primi sei mesi di lavoro dell’Ufficio diocesano c’è stato un lavoro di conoscenza delle realtà intorno a noi – prosegue il direttore dell’Ufficio Migrantes - ho visitato i centri di accoglienza e incontrato tante persone, ho avuto l’opportunità di visitare anche tante parrocchie che ci hanno già dato la loro disponibilità. L’obiettivo è quello di porre un segno, e speriamo che almeno cinque parrocchie per questo anno possano decidere di aderire a questo progetto”. Altro campo di lavoro dell’Ufficio è quello dei corridoi umanitari, su cui la Conferenza episcopale italiana si sta impegnando proprio in questi ultimi giorni. “Quella riguarda una prima fase dell’accoglienza, ma vorremmo iniziare a rifl etterci anche cercando di valorizzare la rete e i rapporti che abbiamo sul territorio per vivere l’esperienza dell’accoglienza”. Intanto,per la domenica nella quale è stata celebrata la Giornata del Migrante, venticinque parrocchie della diocesi di Cosenza hanno visto le proprie liturgie arricchirsi della presenza di immigrati. Non una novità assoluta, come fa intendere Pino Fabiano. “Alcune lo facevano già in maniera autonoma, ci sono già delle belle esperienze di compresenza all’interno delle nostre liturgie, altre le abbiamo coinvolte proprio per domenica scorsa, e non solo. Stiamo creando l’idea nelle parrocchie delle comunità sedentarie, di rumeni, ucraini, anglofoni, cinesi, che pure avendo vissuto l’esperienza dell’emigrazione, ormai sono in tutto italiane".
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