Chiesa&Emergenza/12 - A Rende le parrocchie offrono carità e vicinanza ai cittadini
A Sant'Antonio e San Carlo Borromeo diverse le forme di sostegno per il periodo di emergenza sanitaria.
Serrande abbassate, di tanto in tanto qualche auto in circolazione e un silenzio assordante. È spettrale l'atmosfera che si respira da un mese a questa parte. In questo tempo in cui la vita si consuma tra le mura domestiche c'è qualcosa che fa rumore. È la carità che si moltiplica, che scorre come un fiume nelle nostre parrocchie per aiutare i bisognosi di ieri e di oggi. Abbiamo deciso di raccontare quello che avviene in due parrocchie di Rende.
Sant'Antonio di Padova. “Chi può metta…Chi non può prenda", è l'iniziativa della parrocchia pensata per la raccolta e la distribuzione di generi alimentari: “Abbiamo pensato al carrello solidale in entrata e in uscita, un canale di ingresso e di uscita- racconta padre Luigi Loricchio- dove c'è chi dà ciò che può attraverso l'acquisto di generi alimentari o la donazione di fondi tramite Iban (l'Iban attraverso cui è possibile inviare la donazione è: IT69P0706280880000000111303) ; e la distribuzione. Lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 16 alle 18 avviene la distribuzione; martedì e giovedì, sempre dalle 16 alle 18 c'è la raccolta. 3791972480 è numero al quale è possibile rivolgersi per ulteriori informazioni; “l'iniziativa- precisa-, portata avanti dai volontari delle associazioni della parrocchia, è partita la scorsa settimana e garantisce aiuto a più di cento le famiglie”. Lo spirito, seppur con forme nuove ed insolite, continua ad essere nutrito: “Sin da subito abbiamo iniziato a trasmettere la messa sulla nostra pagina Facebook; durante la Settimana Santa, per offrire ulteriore nutrimento, fino a mercoledì farò delle meditazioni alle 21, poi ci saranno le liturgie del Triduo. La messa è seguita da numerosi fedeli, in tanti in questo periodo si sono accostati alla fede. È bello sentirsi in compagnia con gli altri, c'è un grande senso di comunione”. In questi giorni di abbandono a ferire è la solitudine: “Abbiamo anche attivato lo sportello di supporto per gli anziani perché mi sono reso conto che una povertà di questo periodo è la solitudine. A gestire il servizio sono i volontari dei vari gruppi che quasi quotidianamente contattano gli anziani per far loro compagnia o per il disbrigo di faccende. Il servizio funziona bene, in tanti ci contattano per ringraziarci”.
San Carlo Borromeo. Prosegue e si intensifica il supporto della parrocchia a favore dei bisognosi: “Erano già circa 70 le famiglie che si rivolgevano a noi per ricevere aiuto; in questo periodo- ci racconta il parroco don Aldo Giovinco-, ci siamo affidati ai social e ai vari gruppi per sapere se altre persone necessitano del nostro aiuto. I pacchi alimentari, che io e don Giampiero lasciamo in chiesa dietro all'altare, vengono ritirati direttamente dalle famiglie secondo precisi orari per evitare assembramenti”. Oltre alla distribuzione di pacchi alimentari è stata attivata la raccolta fondi: “Abbiamo posizionato ai piedi della statua di San Carlo una cassetta per la raccolta dei fondi da destinare alla Caritas; è possibile inoltre donare tramite Iban (il numero di Iban attraverso cui inviare la donazione è: IT06 J070 6280 8800 0000 0128 204, BIC: ICRAITRRTIO, Banca: Credito Cooperativo Mediocrati causale: “Per la Caritas nel tempo del Coronavirus"). La gente si sta mostrando molto sensibile, ogni giorno riceviamo numerose telefonate in cui ci chiedono in che modo è possibile aiutare; dal canto nostro chiediamo a tutti di tenere gli occhi ben aperti per scoprire se ci sono altre famiglie in difficoltà”. Alla carità si aggiunge la preghiera che entra nelle case in streaming: “Tutte le sere alle 21 in diretta Facebook facciamo l'adorazione eucaristica e il rosario, sempre sulla pagina Facebook trasmetteremo le liturgie del Triduo pasquale- spiega. Manteniamo i contatti coi i vari gruppi tramite Zoom e whatsapp, gli scout e l'azione cattolica continuano a fare riunioni; ci affidiamo alla tecnologia per mantenerci uniti e offrire una buona parola a tutti. Le attività dell'oratorio proseguono tramite la pagina Facebook dove vengono postati giochi da fare a casa. Notiamo con piacere che questa pausa forzata fa crescere la voglia di preghiera, in tanti riscoprono la fede”.
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