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"Indovina chi...", proseguono gli incontri di pastorale giovanile

L'ultimo è stato dedicato a "Gesù - Porta". Ecco le testimonianze dei giovani partecipanti.

"Indovina chi...", proseguono gli incontri di pastorale giovanile
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Proseguono gli appuntamenti con gli incontri mensili di pastorale giovanile nella nostra Arcidiocesi. Tanti i giovani che stanno partecipando alla proposta formativa dell’Equipe diocesana. L’ultimo momento di incontro è stato realizzato martedì scorso, nella cappella del Seminario, alla presenza dell’Arcivescovo, monsignor Francesco Nolè. Un’altra tappa alla scoperta del volto di Gesù, come è significato dal titolo che il Servizio diocesano di pastorale giovanile ha voluto dare: “Indovina ….chi”, ispirato al celebre gioco di società. L’incontro è stato condotto da padre Carmine Marrone, degli Oblati di Maria Immacolata, una delle realtà diocesane maggiormente a contatto con i giovani, grazie anche all’impegno del Movimento giovanile Costruire (MgC), particolarmente presente negli appuntamenti diocesani. Tema del momento di riflessione è stato la Porta. Gesù è la Porta, il messaggio, sulla scorta del Vangelo, voluto dare ai ragazzi. Così, gli stessi giovani hanno simbolicamente varcato una porta che è stata posta al centro della sala. Entrare attraverso la porta, una piccola proposta di domanda per il cuore dei giovani presenti. La serata, in realtà, era iniziata con la visione di un estratto dal film “Le cronache di Narnia”, relativa alla parte in cui i bambini insieme ai fratelli giocano a nascondino e Narnia entra dentro un armadio per nascondersi ritrovandosi in un altro luogo pieno di neve, però senza alcuna paura. Spesso, nella vita, ci troviamo spaesati – come hanno significativamente testimoniato i giovani intervenuti e in particolare Francesco, la cui storia di fede è stata al centro della serata – ma è proprio incontrando Cristo che ci si sente al riparo, al sicuro. Attraverso la Porta, si diventa capaci di veicolare nella nostra vita la stessa presenza del Signore.

 

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In occasione dell’incontro di pastorale giovanile abbiamo raccolto le impressioni di alcuni giovani presenti.

Piero Prezioso

Innanzitutto, le mie impressioni generali sono state positive. Attraverso un filmato tratto da "Le cronache di Narnia", abbiamo scoperto essere la porta. La porta non come oggetto, ma come simbolo del cambiamento attraverso Cristo. La testimonianza di Francesco è stata molto forte la sua esperienza in mezzo a noi ci ha fatto riflettere.

Emilio Bisignano

Nelle parrocchie tante volte si seguono dei percorsi di fede, ma a volte si rischia di fermarsi al proprio orticello, al proprio gruppo. Queste iniziative invece ci mettono in comunione con la nostra casa comune: la diocesi. La mia impressione, rispetto a questi incontri, è molto positiva perché abbiamo organizzato un percorso continuo, scandito da simboli, che ci aiutano a meditarne il messaggio. Per me molto toccante e stimolante anche l'ultima testimonianza, che ci ha evidenziato l’importanza del mettersi in gioco, dopo aver attraversato delle difficoltà: questo è segno tangibile dell'amore della misericordia di Dio

Antonella Francavilla

Per me l’incontro di Pastorale Giovanile è stato un bel momento dove ho riscoperto l’immagine di un Dio buono che cura i suoi figli da sempre e desidera per ognuno la felicità. Quando si è dietro le quinte di qualsiasi evento spesso diventa difficile viverlo spensierati, ma a questo terzo appuntamento sono riuscita a fare spazio a ciò che Dio voleva dirmi. I ragazzi erano tanti ma nonostante ciò si è creato un bellissimo clima di ascolto è questo ha favorito il far entrare la Parola del Vangelo che parla alla mia vita. L’immagine di Gesù porta come varco ad un muro mi ha donato speranza e certezza che è lui il Signore della mia vita, così l’immagine di un Pastore che sta davanti e non dietro al gregge mi ha reso consapevole del dono della libertà che solo un Padre buono riesce a donare fidandosi cosi tanto dei suoi figli.

Sr. Rosa Maria Aluia

La mia impressione è stata molto bella, anzitutto per la partecipazione di tanti giovani, e poi anche per il tema trattato, che penso abbia fatto riflettere molto un po’ tutti. La chiave è questa: avere il coraggio di saper affrontare le proprie paure e intraprendere un nuovo cammino. Il simbolo della porta poi mi ha colpito, nel senso che dobbiamo entrare in noi stessi per andare fuori trasformati. La porta ci permette di entrare ma anche di uscire.

 

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