La preghiera di monsignor Nolè alla Madonna del Pilerio
Il presule l'ha pronunciata nel corso dell'omelia nel giorno della festa patronale
Ci rivolgiamo a Te, Santa Maria del Pilerio, colonna e fondamento della nostra fede, forza e passione del nostro amore, certezza e gioia della nostra speranza, conforto e modello delle nostre famiglie, madre e regina del nostro popolo.
Tu che hai custodito nel tuo cuore la divina misericordia che non conosce confini, volgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi, per essere come te, occhi e braccia della misericordia di Dio per i nostri fratelli.
Donaci di allontanare l’orgoglio e di farci umili e semplici innamorati di Dio. Tra le lusinghe e le ricchezze di questo mondo, concedici di scegliere la sobrietà e la povertà.
Non farci correre affannati e senza meta, ma donaci la dolcezza dell’ascolto e della contemplazione di Gesù Crocifisso e la compassione per i fratelli e le sorelle crocifissi nel mondo.
Concedici il dono delle lacrime e della vergogna, di considerarci sempre peccatori e mai corrotti, per piangere con te sui peccati e le malvagità che deturpano il volto di tuo Figlio scolpito nei nostri fratelli.
Benedici i nostri giovani in cerca di lavoro e di futuro, gli ammalati, gli anziani e i diversamente abili e i loro familiari, assisti e benedici i tanti volontari che quotidianamente, con il loro sorriso generoso, mostrano il volto misericordioso del Padre.
Tu, Maria, Madre del bell’amore, donaci di credere e di gioire davanti all’Amore e di cercare sempre nel perdono offerto e ricevuto e l’abbraccio di pace del tuo Figlio.
Facci degni di partecipare all’Eucarestia con la fedeltà e la misericordia che promanano dal Cristo immolato e dal suo sangue, perché anche il pane delle nostre tavole e il cibo delle nostre mense profumi di comunione edi fedeltà a imitazione di Cristo, sposo fedele e paziente, misericordioso e sempre amante della Chiesa sua sposa. Donaci di essere nelle nostre famiglie, nelle nostre Comunità parrocchiali, presbiterali e religiose, negli ambienti politici e amministrativi, ecclesiali e sociali, militari e civili, negli ospedali, nelle case di cura, nelle carceri, nella scuola e nell’università, pazienti e tenaci costruttori di pace e di unità, facendo sentire il calore della nostra presenza, la gioia dell’amicizia, la dolcezza della fraternità, la certezza della speranza, per spargere sulle ferite nostre e dei nostri fratelli l’olio della consolazione e fasciarle con la tenerezza della misericordia.
Facci comprendere che solo il perdono sana ogni ferita e risana ogni divisione.
Facci partecipi della tua umiltà, per vivere come te, la fede dei semplici, la fortezza degli eroi, la fedeltà dei Martiri e la preziosità della vita quotidiana vissuta con amore, sulla scia dei numerosi santi della nostra terra, che sono il nostro vanto e la nostra consolazione, perché anche noi possiamo vivere la nostra vocazione come limpidi e umili costruttori del Regno, a servizio dei fratelli.
Amen.
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