Mons. Nolè: "siamo la famiglia della vita consacrata"
Celebrata in Cattedrale la messa nel giorno della Candelora. un segno da parte dell'unione ciechi e ipovedenti bruzia: un pannello in braille per orientarsi nella Cattedrale.
"Pur con carismi diversi, siamo un'unica famiglia". il messaggio che monsignor Francesco Nolè, arcivescovo di Cosenza - Bisignano, arriva nel giorno in cui la Chiesa celebra la Giornata della vita consacrata. Cattedrale di Cosenza, festa della presentazione di Gesù al tmepio e della purificazione di Maria. Per la cosiddetta "Candelora", la celebrazione dell'Eucarestia inizia con le candele in mano ai fedeli. Anche l'Arcivescovo, dopo le ammonizioni introduttive lungo la navata centrale, al centro di essa, arriva all'altare con la sua candela.
Una festa della luce, quest'anno arricchita dallo scoprimento di una targa in braille offerta dall'unione ciechi e ipovedenti bruzia contenente una guida della Cattedrale cosentina.
A presentare le diverse decine di consacrati presenti, è stato il vicario episcopale, don Pasquale Traulo, cui ha fatto, nell'omelia, mons. Nolè. Tanti carismi, cinque fondatori di ordini, per una vocazione che è anzitutto "amore, testimonianza, servizio, carità". un impegno che nella diocesi cosentina ha diverse sfaccettature e si esprime nell'annuncio, nella catechesi, nell'educazione dei fanciulli.
Servizio integrale sul prossimo numero di parola di Vita a cura di Zappalà.
Non sei abilitato all'invio del commento.
Effettua il Login per poter inviare un commento