Rogliano ha accolto una reliquia di San Francesco
L'evento organizzato dalla parrocchia di San Pietro in occasione del sesto Centenario della nascita del Santo.
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Rogliano ed il suo hinterland hanno accolto, nei giorni scorsi, l’effigie e una reliquia di San Francesco di Paola. Un avvenimento di grande portata storica e religiosa, organizzato dalla parrocchia di San Pietro in occasione del Sesto Centenario della nascita del Santo. L’eventoè coinciso con i programmi per l’Anno Giubilare. Proveniente dal Santuario di Paterno Calabro la statua ha viaggiato a bordo di un veicolo lungo le strade del comprensorio tra fiaccole e due ali di gente festante. Accolta in piazza San Domenico, dopo aver percorso l’antica “Rota” – è stata collocata all’interno del
. Il busto ligneo è giunto nella cittadina del Savuto accompagnato dal superiore del Convento dei Minimi, padre Domenico. E’ seguita una Santa Messa (officiata da don Santo Borrelli e padre Marco Gagliardi), quindi una veglia di preghiera. “Dio vi accoglie sempre a braccia aperte”. Don Borrelli ha esordito con una frase di San Francesco scelta dalla Conferenza Episcopale Calabra (CEC) per sottolineare lo spessore umano, il carisma e le opere del Santo di Paola. All’evento hanno partecipato i sindaci di Rogliano, Giuseppe Gallo, di Paterno Calabro, Lucia Papaianni, di Santo Stefano di Rogliano, Lucia Nicoletti, altre autorità civili, religiose, militari e numerosi operatori del volontariato locale. Statua e reliquia (un Crocefisso) sono ripartite alla volta di Paterno l’indomani, dopo una processione che si è conclusa presso il presidio ospedaliero ‘Santa Barbara’. Quello di Paterno Calabro, ricordiamo, è il secondo convento fondato da San Francesco. In questo luogo l’eremita trascorse un lungo periodo di solitudine e preghiera. L’avvenimento ha prodotto entusiasmo, commozione ed enorme partecipazione tra i fedelie si è arricchito della mostra itinerante “Jubilaeum Figurarum San Francesco di Paola” – con opere del maestro Giacomo Vercillo. Una collezione composta da 106 tavole realizzate dall’autore rendese a partire dall’anno 2000 “a scopo didattico” per far conoscere la vita e le opere del Patrono della Calabria. I dipinti (acquerelli su carta realizzati a mo’ di affresco) sono stati collocati nella Chiesa dell’Assunta, luogo di grande fascino artistico e religioso. L’occasione ha permesso di ammirare episodi significativi legati alla vicenda umana e spirituale del Taumaturgo vissuto tra il XV° e il XVI° secolo. Un contesto reso ancora più interessante dalla particolarità dei colori e dall’effetto ottico legato alla tecnica pittorica di Vercillo. Applausi, durante la presentazione, sono stati rivolti all’indirizzo di Giacomo Guglielmelli e Cesare Reda che per l’occasione hanno recitato alcune poesie (anche in vernacolo) dedicate al Santo calabrese.
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