Carnevale 2022. Qual è il limite della festa?
Buste di coriandoli a terra, bombolette esauste lasciate in giro e statue imbrattate. È davvero necessario insudiciare il corso principale della città per riassaporare la normalità?
Prove di normalità su Corso Mazzini. Sembra quasi un carnevale ordinario quello di quest’anno, con le maschere di zorro, superman e da fatina a farla da padrona superando di gran lunga le tristemente arcinote chirurgiche e FFP2 che da più di due anni coprono ormai i nostri volti. Questa è di sicuro una buona notizia: si ritorna alle buone abitudini, alle quali però se ne affiancano, purtroppo, altre meno nobili. È fuor di dubbio che bambini e ragazzi sono quelli che più di tutti hanno subito un duro colpo avendo dovuto rinunciare per troppo tempo alle insostituibili relazioni sociali o ad averle avute in versione surrogata. Ed è per questo che ritornare a vedere sul corso lussureggianti principesse e scattanti spiderman ci ha fatto riassaporare quel dolce gusto di una vita che riprende a scorrere in tutta la sua bellezza. Dolce che, però, subito diventa amaro quando la “gioia” dei più piccoli si traduce inevitabilmente (?) in statue imbrattate da stelle filanti, sedute piene di bombolette ormai esauste, coriandoli che fanno da tappeto ai sampietrini. Vedendo il corso ridotto in quelle condizioni mi sono chiesto: qual è il limite della festa? È davvero necessario insudiciare il corso principale della città per riassaporare la normalità? Perché con la stessa solerzia con la quale si acquistano le confezioni di coriandoli, non si procede poi a gettarne i contenitori vuoti? Perché i ragazzi non vengono invitati a rispettare le meravigliose statue del nostro museo all’aperto? È più importante assecondare i bambini in tutto o provarli ad educare? Forse non sarà una busta di coriandoli in meno a salvare il mondo (anche se ne esistono di sostenibili fatti di semi o foglie secche), ma ritengo sia doveroso far passare il concetto che ci si può divertire anche (e soprattutto) rispettando l’ambiente e i luoghi che ci circondano.
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