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Francesco a Televisa racconta i due anni di pontificato

Un'intervista nella quale Bergoglio ha ripercorso i 24 mesi sul Soglio di Pietro.

La Vergine di Guadalupe, figura la cui devozione è diffusa nel continente latinoamericano, è “fonte di unità culturale, che porta verso la santità in mezzo a tanto peccato, a tanta ingiustizia, a tanto sfruttamento e a tanta morte”. Lo dichiara Papa Francesco in un’intervista rilasciata all’emittente messicana Televisa in occasione dei due anni del suo pontificato. “I mali del Messico sono del tutto simili a quelli del resto del mondo - sottolinea Bergoglio -: il dramma delle migrazioni e i muri eretti per contrastarle”. Nel servizio, rilanciato da Radio Vaticana (clicca qui), Francesco parla della frontiera tra Usa e Messico, ma ricorda inoltre “i migranti costretti ad attraversare il Mediterraneo in cerca di una vita migliore o in fuga dalle guerre e dalla fame. Sono i sistemi economici distorti a provocare questi grandi spostamenti, la mancanza di lavoro, la cultura dello scarto applicata all’essere umano”. Cita quindi la piaga del narcotraffico: “Dove ci sono povertà e miseria, il crimine trova terreno fertile”. Il Pontefice ricorda i 43 ragazzi trucidati dai narcos a Iguala e svela di aver voluto rendere omaggio alla loro memoria anche nominando cardinale l’arcivescovo di Morelia, “un uomo che si trova in una zona molto calda ed è un testimone di vita cristiana”.
“Una semplicità che spiazza, anche quando Francesco ammette che gli manca di poter girare liberamente, magari per poter andare in pizzeria senza essere riconosciuto”, riferisce Radio Vaticana. “Francesco ammette di avere la sensazione che il suo sarà un pontificato breve, ma afferma anche di potersi sbagliare. All’intervistatrice che accenna all’eventualità di un ritiro per limiti di età, come avviene per i vescovi, il Papa risponde di non condividere una simile evenienza per la figura del Pontefice”, “ma dice anche di apprezzare la strada aperta da Benedetto XVI riguardo alla figura del Papa emerito”. Parlando del prossimo Sinodo, Papa Francesco usa tre verbi sulla famiglia: tutelare, proteggere, accompagnare. Per Bergoglio la famiglia attraversa una crisi mai vista prima e bisogna ripartire da una pastorale che si rivolga innanzitutto ai giovani e dalle coppie appena sposate. Fra gli altri temi toccati, l’eccessivo “clericalismo” - legato all’incapacità del clero di coinvolgere i laici nella vita comunitaria -, l’attenzione ai poveri e ai diseredati e la riforma della Curia.                    

Fonte: Sir
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