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La parola di Dio e l'istruzione ai tempi del Coronavirus

Tutte le parrocchie continuano a diffondere la parola di Dio attraverso attraverso diversi mezzi di comunicazione. L'Istituto Teologico e quello di Scienze religiose fanno didattica on line

La parola di Dio e l'istruzione ai tempi del Coronavirus

Parrocchie e istruzione in prima linea. Lo sono sempre e comunque, forse ancor di più in questi giorni offuscati dall’ombra del Coronavirus che incombe sulle nostre vite da un po' di tempo. Tutte le parrocchie, per restare accanto e abbracciare (ahinoi, virtualmente) i fedeli in questo difficile periodo, che impone, tra le altre cose, il divieto di contatti fisici, si appoggiano a nuovi canali di comunicazione per diffondere la parola di Cristo che arriva nelle case e nei cuori attraverso la tv, la rete e i social network. Il racconto parte da monsignor Francesco Nolè, arcivescovo della diocesi Cosenza-Bisignano.
Monsignor Francesco Nolè. Quotidianamente monsignor Francesco Nolè raggiunge le comunità, le realtà ecclesiali e le parrocchie attraverso messaggi o videomessaggi registrati dalla segreteria del vescovo e poi diffusi attraverso i canali e l'ufficio della comunicazione agli organi di stampa e agli interessati.
Ufficio di comunicazione sociale. L'ufficio, che gestisce il settimanale “Parola di vita", ha attivato una serie di rubriche per raccontare quanto bene c'è nelle parrocchie e far conoscere tutta una serie di iniziative religiose, di creatività pastorale e di carità che le parrocchie portano avanti in collaborazione con le strutture caritative del territorio. Pur non andando in stampa, il settimanale continua ad informare quotidianamente tramite il portale on line. Il racconto delle iniziative religiose e di carità avviene tramite la rubrica ‘Chiesa&Emergenza’; oltre a questa rubrica, proprio nei giorni scorsi ne è stata attivata un'altra, ‘Terra Santa’, pensata per far vivere al meglio la Settimana Santa ormai alle porte, in cui vengono pubblicati, in collaborazione con la A.T.S (Associazione Terra Santa) che collabora con la custodia di Terra Santa, dei brevi documentari per visionare, attraverso foto tridimensionali o video, i luoghi di Gesù.
Ufficio liturgico diocesano. “L'ufficio liturgico diocesano- ci racconta don Luca Perri, parroco della cattedrale di Cosenza e direttore dell'ufficio liturgico- ha realizzato il sussidio per le comunità parrocchiali e le comunità religiose che celebreranno il Triduo pasquale. In ottemperanza a quanto specificato nei decreti della Congregazione, il sussidio è stato pensato per aiutare ad avere una celebrazione, pur in assenza dell'assemblea, che mantenga quello che è lo spirito dei riti della Settimana Santa. A venire in soccorso sono i social: “Questa mattina- prosegue don Luca- tramite la pagina social ‘Cattedrale di Cosenza’ abbiamo divulgato una breve catechesi che ha avuto come tema la Domenica delle palme; a questa ne seguiranno nei prossimi giorni delle altre sui giorni del Triduo pasquale, pensate per aiutare a comprendere i riti e le parole della Settimana Santa”. “Attraverso i social e il telefono stiamo cercando il più possibile di restare in contatto con i fedeli e i gruppi parrocchiali; ad esempio la Domenica, prima della messa celebrata alle 11, lanciamo brevi messaggi di introduzione alla celebrazione e li invitiamo a meditare sulla parola del giorno e ad unirsi alla messa trasmessa in streaming. Anche i catechisti- conclude- si impegnano nella ricerca di sussidi per adulti e bambini per cercare di mantenere il contatto".
Ufficio diocesano per la famiglia. “Preghiera in famiglia” è il nome del sussidio, ideato insieme l'arcivescovo di Cosenza Francesco Nolè, pensato per le famiglie. “Un sussidio minimo- specifica la direttrice Zaira Sorrenti- realizzato ispirandoci ad un articolo di Antonio Torresin, parroco della diocesi di Milano, in abbiamo inserito alcune indicazioni per piccole liturgie da vivere in famiglia durante il Triduo pasquale. Oltre a questo - conclude- stiamo elaborando alcune alternative di formazione ed incontro pensati per i futuri sposi”.
Anche il settore istruzione si è dovuto adeguare alle norme del decreto emanato dal governo. Scuole ed università chiuse. Lezioni ed esami si fanno in diretta streaming tramite alcune piattaforme digitali.
Istituto Teologico Cosentino. “Pochi giorni dopo il decreto emanato dal governo ci siamo adeguati alle direttive attivando la didattica on line". A dirlo è suor Rosetta Napolitano, direttore dell'ITCS ‘Redemptoris Custos'. “Proseguono regolarmente le lezioni sulla piattaforma Cisco webex meeting. Studenti e docenti sono entusiasti di questo nuovo mezzo per le lezioni perché consente, seppur virtualmente non solo di proseguire le lezioni, ma anche di avere un rapporto docente-studente. Stiamo seguendo l'orario curriculare in modo da non creare difficoltà a studenti e docenti; stiamo inoltre cercando di recuperare le ore perse nei primi giorni di incertezza. L'unico inconveniente- precisa- è inerente alla connessione, problema che risolviamo registrando e inviando le lezioni agli studenti”.
ISSR “S. Francesco di Sales". Dello stesso parere suor Raffaella Roberti, direttore dell’ISSR “San Francesco di Sales", che ci racconta “di aver avviato subito la didattica on line per continuare a garantire l'istruzione degli studenti. Non abbiamo riscontrato alcuna difficoltà; a mancare- ci confida con tristezza- è il contatto umano”.

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