Egitto (1). Un viaggio tra carità e speranza
Parola di Vita alla scoperta dei progetti realizzati in Egitto con i fondi dell’8xmille. Le piccole comunità cristiane sono impegnate sul fronte dell’educazione e della sanità.
Una terra affascinante quella dell’Egitto, avvolta dalla storia e segnata dalla povertà. Un Paese dove la corruzione si percepisce a vista, dove non esistono leggi per la convivenza civile, dove l’abusivismo macchia quello scenario della storica città costruita sulle sponde del fiume Nilo. L’Egitto è anche meta principe del turismo mondiale per quelle che sono considerate tra le sette meraviglie del mondo: le piramidi. Ma gli egiziani lasciano i faraoni, i loro monumenti e i loro misteri ai turisti. Sono angosciati dai problemi della vita quotidiana. E lo si capisce da subito per come si presenta Il Cairo. Vittima delle dominazioni straniere, che hanno esaurito ricchezze e risorse, questa Nazione, “culla di civiltà”, ancora oggi continua ad essere un paese in via di sviluppo. Negli anni precedenti vi abbiamo portato in Terrasanta e in Libano, quest’anno la nostra meta è proprio l’Egitto. Parola di Vita per la terza volta ha vinto il concorso della Federazione Italiana dei Settimanali Cattolici (FISC) “8xmille senza frontiere”, realizzato in collaborazione con il Servizio Promozione Sostegno Economico alla Chiesa (SPSE) della CEI, per contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di destinare l’8xmille alla Chiesa cattolica. Insieme ai colleghi giornalisti di altre diocesi italiane, vincitori del Concorso 2018, e ai nostri accompagnatori speciali don Adriano Bianchi, presidente della FISC e don Leonardo Di Mauro, responsabile dell’SPSE della CEI, ci siamo incamminati verso l’Oriente per vedere da vicino i progetti realizzati con i fondi dell’8xmille. Da Il Cairo siamo andati nella diocesi di Ismailia a Port Said, per poi dirigerci ad Alessandria e poi fare ritorno nella capitale egiziana. Una mano sempre tesa quella della Chiesa cattolica verso queste realtà cristiane perseguitate. Una chiesa quella egiziana che investe soprattutto sull’educazione e sulla sanità. La loro presenza in questa terra è segno di comunione e di speranza. In Egitto i cristiani sono una minoranza rispetto agli islamici, ma nonostante la loro “piccolezza”, abbiamo potuto toccare con mano quanto grande sia la carità. Sacerdoti, religiosi e religiose, laici, tutti impegnati nell’ambito sociale, della sanità, dello sviluppo e della formazione. Sono 14 i progetti finanziati dal 2013 al 2018 dal Servizio per gli interventi caritativi a favore dei Paesi del Terzo Mondo della CEI, per un ammontare complessivo di circa 2,5 milioni di euro. In questi cinque giorni di permanenza in terra egiziana, ci siamo fatti reporter per raccontare al nostro ritorno quanto abbiamo visto: un mare di carità.
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