Commento al Vangelo
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Domenica 23 agosto 2020
XXI DOMENICA T.O. – ANNO A

Chi è Gesù? Chi siamo noi?

L’identità del cristiano è strettamente legata a quella di Cristo. Questa è una delle domande fondamentali

Chi è Gesù? Chi siamo noi?

In questa ventunesima domenica del tempo ordinario ci troviamo ancora in una zona di confine, a quaranta chilometri dal lago di Tiberiade, presso Cesarea di Filippo. Ormai è da tanto tempo che Gesù predica il Vangelo del Regno, e sono in molti a seguirlo, compresi i suoi discepoli; per questo, pone loro una domanda: chi sia per loro. È una domanda fondamentale, dalla cui risposta non dipende solo la nostra idea su Gesù ma anche la comprensione del nostro discepolato. Cogliere appieno chi sia Gesù significa scoprire chi siamo noi, perché l’identità del cristiano è strettamente legata a quella di Cristo. L’intera Chiesa trae origine da questa domanda: il determinarsi di una comunità parrocchiale o di un’associazione ecclesiale dipende dalla nostra percezione di Cristo. Se riconosceremo Gesù come figlio di Dio, allora anche noi vivremo da figli. Se i nostri occhi saranno capaci di vedere in Cristo il Messia, allora anche il nostro cristianesimo sarà dettato dal ritmo dell’amore e della donazione incondizionata. Se vedremo Gesù come un semplice trascinatore di masse, che ha fatto del bene agli uomini, allora schiacceremo la nostra fede in un mero filantropismo, senza aprirci a quell’orizzonte di salvezza che la Croce dischiude all’umanità. Tra i discepoli presenti, Pietro è mosso dallo Spirito Santo, e proclama la sua fede nel Signore Gesù. La confessione di Pietro costituisce il basamento sul quale è edificata la Chiesa. Il Signore affida proprio a lui la prerogativa di guidare e condurre la Chiesa verso il Regno dei Cielo. La simbologia delle chiavi rievoca una responsabilità di custodia sulla comunità, che non è lasciata esclusivamente alla reggenza di Pietro, ma è sorretta dalla presenza costante di Cristo, che veglia sulla sua Chiesa, difendendola dagli attacchi del maligno. Origene commenta così la confessione di Pietro: “Ora se avremo detto anche noi come Pietro: Tu sei il Cristo, Figlio di Dio vivo diventeremo Pietro, e il Logos potrebbe dire anche a noi: Tu sei Pietro, e saremo dichiarati beati come lui. Pietra, infatti, è ogni imitatore di Cristo”. Pietro rappresenta ogni credente che con coscienza pone al centro della propria esistenza la domanda fondamentale della fede, facendosi guidare dallo Spirito Santo. Cari amici, anche noi possiamo essere beati se troveremo risposta nel nostro cuore alla domanda: chi è per noi Gesù?

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