Dottrina della Chiesa
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Principio personalista

Arriva anche online la rubrica di PdV sulla dottrina sociale della Chiesa. E' l'occasione per prepararci alle Settimane sociali dei Cattolici Italiani di Cagliari 2017. 

Principio personalista

L’uomo, ogni uomo, è immagine vivente di Dio. Egli è, l’opera del Creatore.

«Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li creò» (Gn 1,27).

Dio ha conferito all’uomo un’altissima dignità. La rivelazione cristiana ci aiuta a scoprire questo e la sublime vocazione alla quale l’uomo è chiamato (origine e fine).

Essa ci illumina sul fatto che la persona umana, amata e salvata da Gesù Cristo, si realizza nelle varie relazioni di amore, di giustizia, di solidarietà con le altre persone.

Conseguentemente, vengono a cadere tutte quelle concezioni della persona umana estremamente riduttive (come quella marxista o darwiniana), che leggono l’uomo come figlio dei processi economici, dei programmi socio-politici, delle dottrine di partito.

Dall’uomo ha origine la vita sociale.

La Chiesa, cosciente di questo, più volte e in molti modi, ha ribadito la centralità della persona umana in ogni ambito della socialità.

L’uomo, ordinato alla libertà e alla responsabilità, rimane sempre il soggetto attivo di tutti i processi societari.

Il cuore dell’insegnamento cattolico è il concreto uomo storico.

Parlare di principio personalista significa, allora, chiarire che l’uomo non è qualche cosa, ma qualcuno. Un essere capace di conoscersi, di possedersi, di donarsi liberamente e di entrare in comunione con gli altri.

Tutto questo gli viene dalla sua condizione primordiale: l’essere in relazione con Dio. La vita umana esprime la domanda e la ricerca di Dio; queste dinamiche possono essere dimenticate o rimosse, ma mai eliminate.

L’uomo nasce per la relazione con Dio.

L’uomo ha senso se inquadrato nell’ottica di una vita ultra-terrena. «Senza la prospettiva di una vita eterna, il progresso umano in questo mondo rimane privo di respiro. Chiuso dentro la storia, esso è esposto al rischio di ridursi al solo incremento dell’avere; l’umanità perde così il coraggio di essere disponibile per i beni più alti, per le grandi e disinteressate iniziative sollecitate dalla carità universale» (Benedetto XVI, Caritas in veritate 11).

«Che meravigliosa certezza è sapere che la vita di ogni persona non si perde in un disperante caos, in un mondo governato dalla pura casualità o da cicli che si ripetono senza senso!» (Francesco, Laudato si’ 65).

Viviamo, allora, con la certezza di essere inscritti in un progetto straordinario, scritto per il nostro bene e per lo sviluppo del mondo intero: il disegno universale di salvezza!

Principio personalista
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