Il Te Deum nell'Ospedale di Cosenza
La Cappella dell'Annunziata è sito giubilare temporaneo.
Padre Omero sta confessando una signora. Ha appena finito di celebrare, con la piccola comunità della Cappella dell'ospedale, i vespri del 30 dicembre. All'ingresso del nosocomio bruzio, rispetto all'esterno, la temperatura è alta, fa caldo. Arrivati alla porta della Cappella, due avvisi risaltano. Il primo indica che quello è un sito giubilare temporaneo. Così ha voluto l'Arcivescovo Nolè, per il periodo natalizio. Dal 24 dicembre al 7 gennaio ospedali e case di cura scelte della diocesi sono luoghi dove poter sperimentare la misericordia di Dio. Forse anche per quello la signora si rivolge al cappellano cappuccino. L'altro cartello riguarda una prossima celebrazione: il 3 gennaio mons. Nolè presiederà l'Eucarestia per il personale medico e non dell'ospedale dell'Annunziata. L'orario è fissato per le 10, quello in cui nella Cappella si celebra la Messa festiva.
Oggi, invece, alle 18, nella celebrazione prefestiva di Maria Santissima Madre di Dio, verrà elevato il Te Deum di ringraziamento al Signore, Dio di amore e di misericordia infinita, per un anno trascorso.
Intanto, inizia la Messa. A celebrarla è l'altro cappellano, padre Clemente. Gli occhi del celebrante si incrociano con il quadro della divina misericordia, posto in fondo alla cappella. Qualcuno ancora entra. Tocca la porta, supera la tenda, entra nel tempietto. Poi s'imbatte nell'acquasantiera, e lì inizia il suo cammino nella misericordia di Dio. Anche due ammalati partecipano alla celebrazione. Ogni giorno, è per loro quella Messa.
In Cappella l'esperienza del Giubileo è forte, e si incrocia con l'invito di Gesù ad andare a visitare gli ammalati, ad abbracciarli, a dialogare con loro. Vicini a chi ha bisogno di prossimità.
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