Al Marulla arriva il Chievo, il Cosenza tenta il colpo

"Il Cosenza si è rianimato, ha trovato dei buoni equilibri e questo ha dato loro certezze diverse rispetto a quelle di inizio anno. Inoltre in casa sono temibili, il loro mister non dà punti di riferimento, dovremo stare attenti". Queste le parole con cui Michele Marcolini, tecnico del Chievo Verona, ha anticipato i temi del match contro il Cosednza, in programma fra poche ore al San Vito - Marulla. A Cosenza arriva una squadra blasonata, che nell'ultimo ventennio ha scritto una vera e propria favola, fino a diventare una delle realtà più consolidate della serie A. La retrocessione - a dir la verità è la seconda, ma la squadra venne subito nuovamente promossa - fa del Chievo una delle favorite di questo campionato.

I clivensi sono partiti in maniera altalenante, pur avendo una squadra assai simile a quella che ha disputato la scorsa serie A. Forse un periodo di adattamento, con un rodaggio che però sembra essere finito. Giaccherini (oggi non ci sarà, Pucciarelli e compagni ora vincono e convincono. Per questo la partita di questo pomeriggio per Bruccini e compagni sarà difficile.

Il Cosenza, da parte sua, arriva con l'entusiasmo della prima vittoria. Il pubblico, che nell'ultimo match contro il Venezia ha fatto registrare il record negativo di presenze dalla promozione, gremirà le gradinate del San Vito per spingere la squadra verso la prima vittoria casalinga. Braglia darà fiducia agli uomini che hanno dominato nel secondo tempo di Cittadella: in avanti spazio dunque a Riviere, Baez e Carretta. "Abbiamo le armi per giocarcela, possiamo fare bene, se la squadra sfodera la stessa prestazione del secondo tempo con il Cittadella". Questo l'auspicio e la speranza di Piero Braglia, che dopo l'affermazione in veneto aveva invitato i tifosi a riempire lo stadio.

L'impressione, dalla conferenza stampa prepartita, è che il tecnico del Cosenza possa finalmente contare su un gruppo di calciatori che quest'anno può far togliere al Cosenza grosse soddisfazioni.