DOPOGARA COSENZA-CATANIA 1-2
Cerri: "se il presidente chiama...". Roselli sulla graticola
Roselli: "meritavamo di più". Rigoli: "squadra fantastica". Caccetta: "occorre fare quadrato, essere uniti per ripartire. Dobbiamo ripartire immediatamente".
Le parole degli uomini chiave della partita
Giorgio Roselli, allenatore Cosenza
È un post partita amaro quello di Cosenza - Catania. Contro gli etnei è arrivata la settima sconfitta stagionale dei lupi in campionato. Oltre al risultato, è stato l'atteggiamento del Cosenza a non piacere. "I risultati dele ultime partite ci hanno portato pochi punti anche oggi ho poco da rimproverare ai ragazzi" - ha detto Roselli. "Meritavamo qualcosa in più, ma per un'ora abbiamo fatto una grandissima partita. Siamo poi andati in difficoltà dal punto di vista delle energie ed è uscita la qualità del Catania. Ma abbiamo retto". Eppure l'impressione è che si sia rotto qualcosa. "Non capisco cosa si possa essere rotto, ho visto dei calciatori sfiniti. È un periodo in cui raccogliamo pochi punti, i calciatori fanno tutto quello che possono e anche io". Ma alla fine forte polemica sugli spalti. "Sono molto contento di quello che sto facendo, ma oggi gli avversari erano pure forti". La classifica dei lupi avanza molto lentamente. Obiettivi ridimensionati? "So come è la piazza di Cosenza e auguro a tutti di venire a lavorare e giocare qui. Bisogna passare da qui. Io faccio il mio lavoro, e non credo sia arrivato il momento di trarre delle conclusioni. Roselli difende il suo operato di 25 mesi, ma un sassolino dalla scarpa se lo toglie. "Non ho mai detto che questa è una squadra da vertice o primato. Sono. Certo che questa squadra raggiungerà le sue posizioni e poi se la giocherà con tutti fino in fondo, durante i playoff". "Se devo pagare pago" - la constatazione del tecnico rossoblú. È arrivato quel momento?
Massimo Cerri, direttore dell'area tecnica Cosenza
Massimo Cerri deve sbrogliare le matasse al termine di Cosenza - Catania. "Aspetto sempre la telefonata del presidente, perché con lui ci sentiamo sempre dopo le partite. Poi nel calcio dobbiamo essere pronti a tutti e prenderci le responsabilità". Problema tecnico - società? "Non è stata una settimana tranquillissima, ci sono dlele aspettative nei confronti di questa squadra perché volevamo fare un campionato almeno per confermare il risultato dell'anno scorso e magari migliorarlo. A noi non era piaciuta la partita di Siracusa". Guarascio ha tirato le orecchie, e contro il Catania ci si aspettava un risultato positivo, che poi non è arrivato. L'esonero di Roselli non sembra escluso. Poi Cerri passa all'analisi della partita. "Stiamo vivendo un momento difficile e dobbiamo bloccare qiesta emorragia di risultati. Oggi eravamo partiti bene, poi siamo stati disattenti sulgoldel pareggio. Una volta che nel secondo tempo la partita è stata indirizzata dal 2-1, che è stata una mazzata, e lì abbiamo avuto ripercussioni psicologiche e poca lucidità. Ci è subentrata la paura di non raggiungere il risultato positivo. Dobbiamo rifarci assolutamente martedì, per fortuna la prossima partita arriva presto. Ma noi possiamo fare di più, possiamo giocarcela con tutti". Le domande dei cronisti tornano ancora sulle aspettative nei confronti della squadra. "Siamo partiti per voler fare bene, a Matera ce la siamo giocata alla pari, a Castellammare non abbiamo fatto brutta figura, a Lecce siamo andati in vantaggio e dimostrato di volercela giocare. Dopo la vittoria con il Monopoli eravamo convinti di poter attaccare il quarto posto. Ma la squadra ha dei valori. Dobbiamo tornare presto a fare risultati".
Cristian Caccetta, capitano Cosenza
Per la squadra rossoblú a metterci la faccia è il capitano Caccetta. "Sappiamo che la situazione non è buona. Dobbiamo fare quadrato e ripartire subito". Sotto esame la tenuta fisica della squadra. "ma credo sia solo un discorso di gestione mentale - chiosa Caccetta. Abbiamo concretizzato meno di quanto meritavamo. Il tifo fa bene a protestare. Non stiamo dando il meglio"
Pino Rigoli, allenatore Catania
Rigoli si concentra sul match di oggi. "Abbiamo fatto una buona partita dal punto di vista dell'impegno, dei duelli. All'inizio abbiamo deciso di far fare la partita al Cosenza. Appena fatto il pareggio poi in cmapo ci siamo stari noi e dovevamo affondare prima i colpi perché il Cosenza non riusciva a superare il centrocampo. Bisognava chiudere la partita". Il Catania infatti, è parso più pronto del Cosenza. "Forse abbiamo avuto paura di vincere la partita e all'ultimo ci siamo chiusi con troppi uomini nella nostra area. Questo Catania di oggi poteva fare gol in qualsiasi momento". Rigoli pensa già al Monopoli, prossimo match in programma martedì.
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