Cosenza, ti serve un Vidal
Il punto della situazione della squadra rossoblù a una settimana scarsa dall'esordio in Coppa ad Ascoli. Il mercato non è finito, ecco cosa potrebbe muoversi ancora.
E Si giocherà domenica sera alle ore 21 al "Cino e Lillo Del Duca" di Ascoli la gara di Coppa Italia Tim tra marchigiani e Cosenza. La notizia ufficiale è arrivata oggi, dopo i dubbi che avevano fatto paventare finanche una inversione di campo. I tifosi del Cosenza avevano sognato di vedere i loro beniamini al "Marulla" già dai primissimi giorni di agosto. Si dovrà attendere ancora un po'. Sabato la truppa di Roselli lascerà Lorica per raggiungere la lontana città picena per disputare l'attesa partita. Attesa perché il Cosenza che sta nascendo fa ben sperare. L'Ascoli Picchio si dice essersi attrezzata per il salto di categoria, ma le gare d'agosto spesso sono indecifrabili. In palio c'è il secondo turno e il match con il Vicenza, compagine di serie B che solo poche settimane fa ha sfiorato la massima serie. Dopo aver visto all'opera Vutov e La Mantia, aver capito le caratteristiche di gioco dei nuovi granatieri rossoblù, senza dimenticre Arrighini e Ventre, tutti e quattro possibili titolari, i tifosi possono ben sperare. La partita contro le Stelle Azzurre di San Giovanni non è stata certamente probante dal punto di vista agonistico. E forse è giusto così visto che il Cosenza è in ritiro da pochi giorni e comunque non si poteva prevedere una grande risposta agonistica. Però il centinaio di irriducibili che hanno raggiunto Lorica hanno potuto verificare le qualità tecniche e tattiche dei calciatori rossoblù, soprattutto dei nuovi arrivati. Chiaro che gli occhi di tutti fossero sugli attaccanti, eppure chi ha visto all'opera il Cosenza ha potuto notare molto di più.
Anzitutto, c'è un fatto: non è neanche finito luglio e la truppa rossoblù è al 90% al completo. È importante per mister Roselli poter contare già da subito sugli effettivi che saranno protagonisti del torneo, così da poter avere la possibilità di provare schemi e partorire idee di gioco. Arriverà un altro attaccante, ha detto ieri dopo il test amichevole, ma di certo sarà una riserva dei già detti titolari.
Altro elemento da considerare è il centrocampo. Caccetta, con la fascia di capitano al braccio, corre e predica in mezzo al campo già da leader. È giusto così, perché una squadra giovane come il Cosenza ha bisogno di chi traina anche psicologicamente il gruppo. Arrigoni è un'ottima spalla, oltre al calciatore più pericoloso sui calci piazzati. Roselli nel test di ieri ha fatto intendere, in un 4-4-2 serrato, di voler puntare molto sulle sovrapposizioni sulle fasce, cercando anche le avanzate di Pinna, Guerrera, Ciancio e chi per loro. Con Statella e Ventre esterni alti, probabilmente, almeno in casa e in fase d'attacco, potrebbe configurarsi un 4-2-4. Certo che come sempre in questi casi occorre molto spirito di sacrificio da parte di tutti, a partire dagli attaccanti.
Dicevamo, squadra pronta al 90%. Dove si potrebbe ancora intervenire? Al di là di un attaccante manca ancora un centrale di difesa, soprattutto di esperienza. I giovani arricati saranno di certo di prospettiva, il rinnovo biennale di Tedeschi è stato importantissimo, ma un altro in più manca. Sovrebbe arrivare, magari aspettando qualche buona occasione, o ancora sfruttando i buoni uffici con le squadre di serie A. Gli arrivi di Soprano, Vutov, Ventre, Fiordilino, dimostrano che il Cosenza è un buon interlocutore. Manca, però, a nostro avviso, un Vidal. Il 4-4-2 con La Mantia o Arrighini a spizzicare per la sua seconda punta consegna una squadra quadrata, ma forse, per un ulteriore salto di qualità, occorrerebbe un trequartista o un calciatorr, come il primo Vidal juventino, bravo a inserirsi in area da dietro ed essere un attaccante aggiunto. O, se può rendere l'idea, occorrerebbe un Nocerino dei tempi migliori, di quelli in cui era capace di inserirsi in area e di andare in doppia cifra sulle spizzicate di Ibrahimovic al Milan. Insomm, un uomo imprevedibilità che potrebbe consentire una alterntiva in fase offensiva.
Intanto, a Lorica si continua a sudare. Ascoli si avvicina.
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