E Braglia disse: Palmiero deve crescere!
Era l'inizio del campionato e il tecnico rifletteva sull'impiego del play poi protagonista di un campionato straordinario.
"Palmiero non lo potrò schierare sempre perché deve migliorare e non è ancora pronto per giocare contro alcuni avversari". Lo diceva Piero Braglia, ma era solo la sesta giornata. Parole che servivano da sprone per un profilo di sicuro avvenire, anzi da padre che incita il figlio a lavorare per fare meglio. A distanza di otto mesi, la crescita del play rossoblù è stata esponenziale. Ora Palmiero è uno dei migliori giocatori della categoria. E, a sigillo del torneo della sua consacrazione, nell'ennesima prestazione maiuscola, ha pure deciso il match che ha dato la vittoria ai suoi sul campo della Salernitana, chiudendo il sipario del campionato del Cosenza.
Palmiero è di proprietà del Napoli. Sarà difficile, visto il valore attuale, che il centrocampista possa rimanere a Cosenza. La società del presidente Guaraldi ha un diritto di riscatto, ma la cifra di cui si parla supera i 2 milioni. Un investimento che non è nelle corde del Cosenza. A Palmiero guardano diverse squadre di serie A. E ne hanno ben donde, viste le qualità del mediano. Una crescita costante, che lo ha portato a diventare partita dopo partita il padrone del centrocampo del Cosenza e uno dei calciatori più forti della cadetteria; bravo nello smistare i palloni davanti alla difesa, ora Palmiero è un calciatore decisivo anche in zona assist. Il gol che ha chiuso il campionato è proprio il coronamento di una crescita costante. Adesso la parola passa al mercato. Al di là del contratto attuale, a Cosenza il bravissimo Palmiero sarebbe accolto a braccia apertissime.
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