Sport
stampa

Icardi e la curva

Quand il rapporto con i tifosi sbanda

Parole chiave: Mauro Icardi (1), FC Internazionale Milano (1), tifosi. (2)
Icardi e la curva

Sono giorni che le cronache dei giornali si occupano dell’Icardi-gate, con la guerra dichiarata dalla curva dell’Inter al suo capitano dopo le sue dichiarazioni al veleno rilasciate nell’autobiografia: un caso spinoso e delicato, che ha già prodotto provvedimenti da parte del club, ma gli ha lasciato la fascia, in cambio delle scuse dell’interessato (quanto mai tardive, anche se erano già in parte arrivate prima della partita persa col Cagliari, in cui l’attaccante argentino, decisamente non sereno, aveva pure sbagliato un rigore).
Ci sono, in questa vicenda, alcuni punti innegabili: il primo è l’opportunità che un ragazzo di 23 anni che non ha ancora vinto niente, scriva un’autobiografia in cui, per motivi evidentemente anche commerciali, si sente in dovere di evidenziare un rapporto conflittuale con parte della tifoseria, senza però valutare bene le conseguenze che questo potrebbe portare, alzando così il livello dello scontro. C’è poi una frangia della tifoseria, ma questo non riguarda quella dell’Inter, è un fenomeno generale, che manifesta in maniera discutibile il suo tifo, fino ad arrivare ad episodi di violenza fisica e verbale assolutamente inaccettabili e che sarebbero di competenza più dell’autorità giudiziaria che non di quella sportiva. C’è poi la leggerezza di una società, quella nerazzurra che sì punisce il suo capitano, in maniera che per molti è parsa comunque discutibile (multandolo pesantemente, ma lasciandogli quella fascia da capitano anche perché togliergliela avrebbe significato cedere agli ultrà che invocavano questo provvedimento), ma soprattutto lo fa quando i buoi sono già scappati, cioè quando l’autobiografia è stata pubblicata e addirittura presentata alla stampa con tutti i crismi, senza che nessuno abbia pensato a censurare certe parti assolutamente inopportune da pubblicare per il clima di veleni che avrebbero potuto provocare e che puntualmente hanno provocato. Ma il rapporto difficile tra un giocatore e la frangia della tifoseria più calda ha numerosi precedenti e non sempre i protagonisti hanno saputo mantenere un atteggiamento inecepibile. Proprio all’Inter qualche anno fa ci furono due casi che fecero epoca: prima Ibrahimovic e poi Balotelli (plateale il suo gesto di buttare la maglietta a terra) arrivarono a uno scontro forte con una parte della curva nord che non venne poi sanato del tutto fino alla loro cessione a Barcellona e Machester City. Un altro caso clamoroso avvenne nel 2012, quando il Genoa, mentre la loro squadra stava perdendo 4-0 in casa contro il Siena, venne minacciato da un manipolo di tifosi che impose lo stop alla partita, costringendo i giocatori (alcuni in preda al pianto) a togliersi la casacca perché giudicati “indegni” di indossare quella maglia.
Ma i casi sono all’ordine del giorno, uno recente anche se meno eclatante è stato quello dei tifosi del Cagliari che hanno contestato la fascia da capitano al portiere Storari per vecchie ruggini mai sopite, mentre nel maggio 2012 avvenne un altro “fattaccio” mai visto prima: dopo una sostituzione, l’attaccante serbo della Fiorentina Adem Ljaiìc proferì alcune frasi sgradevoli contro il suo allenatore Delio Rossi che lo aggredì platealmente appena uscito dal rettangolo di gioco sferrandogli un pugno. La società viola reagì duramente licenziando il tecnico e mettendo fuori rosa il giocatore. Ciclicamente la storia si ripete, una storia che evidenzia sempre più come rispetto ed educazione stiano diventando merce rara nel nostro calcio e come sia ormai molto difficile invertirne la tendenza.

Fonte: Sir
Icardi e la curva
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti)

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento