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Il Cosenza attende Kanoute e lavora per diventare una squadra

Il play deve ancora calarsi nell'ambiente rossoblù. Intanto Trinchera è sempre sintonizzato sul mercato per garantire al Cosenza i pezzi mancanti. 

Il Cosenza attende Kanoute e lavora per diventare una squadra

Al di là del risultato striminzito, che poco conta in questo frangente della stagione, l'1-0 contro il Corigliano ha dimostrato ancora una volta come ci sia davvero tanto da lavorare per presentarsi bene all'inizio del campionato. Braglia lo sa, tanto da non aver lasciato libera neanche l'intera giornata del 15 agosto. In campo a lottare e sudare per trovare una condizione dignitosa e una prima parvenza di squadra. Di certo l'arrivo alla spicciolata di tanti volti nuovi non ha consentito al tecnico di lavorare con i medesimi ritmi e sugli stessi schemi per tutta la fase del ritiro, e proprio per questo ogni giorno è prezioso, anzitutto per il trainer rossoblù, per conoscere i suoi. 

Le partenza non sono state da poco, e i sostituti arrivati in riva al Crati avranno di che lavorare per non far rimpiangere i giocatori della scorsa stagione. Proprio l'allenamento congiunto contro l'ottimo Corigliano ha rivelato alcuna delle possibili falle del Cosenza, e quindi suggerito ancora una volta - come si era compreso dopo la gara di Coppa contro il Monopoli, la necessità di ritornare sul mercato. 

Martedì scorso, nella seduta pomeridiana al Sanvitino, Braglia si era soffermato a parlare con Kanoute un paio di minuti. E' evidente che è grande la curiosità e l'attesa per il play rossoblù, che potrebbe raccogliere la pesante eredità di Palmiero. Il tecnico sa di dover dispensare consigli e mettere al centro del progetto tattico l'ex Pescara, cui, stando alla rosa attuale, sono in mano le chiavi del centrocampo. Anche Occhiuzzi, seguendo da vicino i suoi, lo invita a farsi vedere e a prendere palla. Le qualità tecniche di Kanoute si intravedono, specialmente nello smistamento laterale dei palloni, ma, vuoi per i carichi di lavoro, non sempre il calciatore si sta esprimendo al massimo. Ancora non sembra calato nell'ambiente e nella realtà cosentina. Non è un caso che, palesemente in difficoltà all'interno dello scacchiere rossoblù, contro il Corigliano sia stato sostituito alla mezz'ora, ed al suo posto è entrato Bruccini, che ha meglio interpretato il ruolo.

Ecco perché sul taccuino di Trinchera rimane anche un play che sappia giostrare il gioco, oltre a un terzino sinistro (D'orazio è ancora ai box) e a un attaccante di peso. Il test contro il Corigliano ha evidenziato ancora una volta la difficoltà di Perez, mentre pochi palloni sono arrivati a Moreo. Volenteroso, tra le linee, Kone, che però sembra troppo innamorato della palla. Braglia lo disciplinerà certamente, e l'ex Toro sarà certamente in grado di dare bell'apporto alla squadra che, comunque, non sembra poter prescindere dall'esperienza di Bruccini e Sciaudone. 

Un attaccante di peso, però, serve come il pane, a meno che non si voglia scommettere sulla stagione del possibile riscatto da parte di Litteri, la cui carriera ha avuto pure buoni picchi. Un discorso a parte merita la difesa, la cui esperienza di Legittimo e Capela (suo l'unico gol contro il Corigliano) si rivelerà importantissima, così come la grinta di Schiavi, giocatore di sicuro affidamento.

Sabato alle ore 17 l'amichevole contro il Rende si giocherà ad Acri.  

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