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Il Cosenza è matematicamente salvo

Il pareggio di Ischia e il contemporaneo pari tra Catanzaro e Messina consentono ai rossoblù di festeggiare la salvezza in Lega Pro. Il risultato di una gestione oculata del gruppo.

Parole chiave: cosenza calcio (110)
Il Cosenza è matematicamente salvo

Il Cosenza è matematicamente salvo. Anche nella prossima stagione la squadra del capoluogo cosentino disputerà la Lega Pro. Il traguardo è stato raggiunto con quattro giornate di anticipo, in larga sicurezza. Merito della gestione del gruppo da parte della società capeggiata dal presidente Guarascio e dal diggì Meluso. Merito di mister Roselli, che ha lavorato con il materiale a disposizione (spesso scarno a causa degli infortuni ripetuti che hanno costellato il campionato). Oltre ogni previsione, oltre ogni attesa, se solo si pensa alle difficoltà in cui il Cosenza si barcamenava a inizio torneo o solo fino a due mesi fa.

La matematica è stata raggiunta quest'oggi, grazie al pareggio dei rossoblù sul campo dell'Ischia e al successivo contemporaneo pari tra Catanzaro e Messina allo stadio Ceravolo. Con 13 punti di vantaggio sulla quint'ultima a quattro giornate dal termine (12 punti a disposizione) il Cosenza non può essere più ripreso dalle ultime cinque. Traguardo raggiunto con buona tranquillità, nonostante una stagione che ha avuto alcuni periodi no.

Dopo le prime 9 giornate targate Cappellacci, con il Cosenza relegato nei bassifondi della classifica, mister Roselli ha rialzato la squadra, gestendo al meglio i suoi uomini e, dopo qualche altra battuta a vuoto (non sempre meritata), ha regalato alla città e alla tifoseria un finale straordinario. Cavalcata da play off, difesa serrata (Carrieri ritrovato è stato un nuovo acquisto), centrocampo compatto a difesa dei quattro (con Arrigoni numero 4 alla vecchia maniera), attacco sempre ben assortito. La squalifica di Cori, per sei turni dopo l'immeritata sconfitta di Catanzaro, ha consentito anche a Cesca di rialzarsi e di dare un valido contributo nei match casalinghi contro Reggina e Lecce, nei quali probabilmente i rossoblù hanno messo i sigilli più importanti e decisivi del girone di ritorno. La vittoria in extremis a Lamezia altro momento fondamentale di un girone che ha visto il Cosenza tenere sempre testa agli avversari. Il decimo posto momentaneo in classifica è il frutto di questa cavalcata. Collocarsi nella parte sinistra della graduatoria sarebbe un risultato prestigioso, viste le premesse. La vittoria a Como, larghissima, nella finale di Coppa Italia, consente ai rossoblù di mettere più di una mano sul trofeo. Il 22 aprile sarà un'altra giornata storica per il Cosenza. La febbre è già alta. Non è finita qui.

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