Il Torino piega il Cosenza con 4 gol.
A segno Belotti (doppietta), Baselli (autore di 2 assist) e Rincon. Guarascio: "il Cosenza proverà a prendere un attaccante"
C'è un dato formale da annotare e fissare attentamente. E' stato oggettivamente bello osservare e scrutare la maglia del Cosenza scontrarsi contro quella di una squadra di media classifica della massima serie calcistica italiana. Questi appuntamenti al Cosenza mancavano da anni (appunto 8, sempre contro il Toro). Dunque, al di la del risultato ha scaturito emozione quando Palmiero, Tutino, Saracco, Dermaku, Corsi giocavano dirimpetto a Baselli, Sirigu, Moretti, Iago Falque e Belotti. Il Toro è una compagine che dovrà sgominare e non poco per conquistare qualcosa di importante in Serie A. Ci sono tante squadre che partono, anche, con due o tre gradini più avanti, però, la truppa di Mazzarri, con tutto che il calciomercato è ancora aperto, può ambire, se si metteranno per un certo verso alcuni meccanismi, a qualcosa di importante. Perché la rosa ha elementi di rinomata qualità. Questo per dire che il Cosenza non giocava contro una squadra che lotterà per la salvezza, ma una rosa competitiva per la parte sinistra del girone.
Ed oltre al dato formale, nella sostanza il Cosenza ha si perso, però, in alcune circostanze, ha mostrato di non desistere al confronto con una grande squadra. Il migliore dei Lupi è senz'altro il difensore Dermaku. L'albanese, arrivato all'ultimo giorno di mercato della scorsa estate dall'Empoli, si conferma calciatore di temperamento, intelligenze, prestanza fisica impeccabile e senso dell'area e della marcatura. In più occasioni ha vinto contrasti contro Belotti, futuro attaccante della Nazionale. Oltre ai propri interventi, Dermaku ha diretto, ovviamente per quel che ha potuto, la retroguardia silana acquisendo il titolo di Ministro della Difesa per autorità e leaderismo.
Per quel che concerne il centrocampo, la serata ha visto momenti (massima parte) dove ha prevaricato la caratura dei rispettivi dirimpettai, ma in altre occasioni non sono mancate le idee nella natura pratica. L'attacco è rimasto a luci spente, anche per l'improduttività del centrocampo. Molte volte Tutino rientrava fin alla mezzaluna per prendere palloni e sollevare in avanti i propri compagni. E, da questo punto di vista, Piero Braglia avrà da ridire. In particolare per gli ultimi due gol subìti. Lui voleva certamente fare bella figura e i 4 gol vanno in direzione opposta alle sue aspettative. Però, davanti c'era il Toro e non più il Trapani.
Cronaca. A cospetto dei granata Braglia si presenta con il suo 3-5-2 (giocando a specchio). Davanti a Saracco giocano Idda, Dermaku e Tiritiello. Corsi e D'Orazio sono i titolari delle fasce, mentre Bruccini e Varone agiscono in supporto del regista Palmiero. In avanti Perez è affiancato da Tutino, che rientra ufficialmente nei ranghi rossoblu. Mazzarri schiera il Torino con lo stesso modulo: in porta Sirigu, in difesa Izzo, Nkoulou e l'esperto Moretti. A centrocampo De Silvestri, Baselli, Rincon, Meité, Berenguer. In avanti la coppia Iago Falque-Belotti. Già qui, dopo questo elenco di nominativi, è una leggera emozione per chi scrive e chi legge dopo tanti anni di calciatori in parte semisconosciuti o totalmente ignoti. Nota di non poco conto, Mazzarri manda in campo praticamente tutti i titolari che il Torino dispone al momento.
Nel primo tempo il Toro impiega 28 minuti a refilare due sberle ai Lupi. La prima al 9' minuto, dove Baselli colpisce al volo un pallone calciato dalla bandierina da Iago Falque battendo Saracco. Un gol di pregevole fattura balistico-tecnica. Al 28' è la volta del Gallo: azione di contropiede granata, Baselli intravede Belotti e lo serve, il quale, si smarca da Idda e infila il 2-0. Queste sono le uniche vere azioni della prima frazione. Di altro si segnala: al 10' una palla servita da Meité a Belotti, che di testa non inquadra la porta; al 29' azione rossoblu da calcio d'angolo, dalla bandierina stacca Dermaku, ma il tiro è alto; al 31' Baselli ricerca la porta avversaria, senza però avere fortuna; a due minuti dalla fine Bruccini mette nell'area dei piemontesi un pallone, con la difesa di casa a deviare in corner.
Il disavanzo tecnico in campo diventa evidente allorquando la squadra di mister Braglia si distrae, anche per poco, lasciando ai padroni di casa la possibilità di mettere in tutta evidenza la superiorità qualitativa dei propri effettivi. In meno di 180 secondi il Cosenza viene messo definitivamente da parte dai granata. Al 21' della ripresa la "holding" Baselli-Belotti torna e comperare nuove "azioni". Il centrocampista ex Atalanta pesca il Gallo in area, che, davanti a Saracco, con un bel sinistro ad incrociare all'angolino, non sbaglia e regala il 3 a 0 a Mazzarri. Ma poco dopo, a culmine di un incursione travolgente di Iago Falque, Rincon raccoglie il passaggio del compagno e lo deposita alle spalle del portiere silano. Braglia cambia qualche interprete: all'inizio della ripresa manda dentro Bearzotti al posto di Palmiero, poi nel corso dei secondi 45 minuti toglie Perez e Tutino inserendo, rispettivamente, Di Piazza e Baez. Più tardi però, verso il 33' il Toro va vicino anche alla manita con il solito Belotti: il suo tiro viene deviato, mentre dal successivo calcio d'angolo non c'è nulla da segnalare. Il Cosenza si vede solo con un tiro di Ivan Varone al 39' dalla distanza, ma non è un pericolo all'altezza di Sirigu. E' solo un abbaglio perché la partita è saldamente nelle mani del Toro: Falque manda verso la porta Belotti, il quale supera Saracco ma il suo tiro sfiora il palo.
Per ironia della sorte, la prossima avversaria del Torino in coppa sarà il SudTirol, vittorioso contro il Frosinone (2-0)... nel calcio capita anche questo...
GUARASCIO A RAI SPORT. Intervenuto nel pre gara ai microfoni di Rai Sport il presidente Guarascio ha detto: «L’intelaiatura è rimasta, per il resto stiamo rinforzando tutti i reparti – sottolinea il presidente – Un grande attaccante? Ci stiamo provando, ma in giro ce ne sono pochi. Ad ogni modo le punte le abbiamo». E per ciò che riguarda i lavori al Marulla: «Lunedì inizieranno lavori, ci siamo tolti un peso – ha detto Guarascio – Inizieremo al San Vito se il sorteggio vorrà, ma speriamo di fare prima partita in casa e che sia tutto apposto».
Il tabellino:
TORINO (3-5-2): Sirigu; Izzo (24' st Bremer), Nkoulou (38' st Ferigra), Moretti; De Silvestri, Baselli (30' st Lukic), Rincon, Meitè, Berenguer; Iago Falque, Belotti. A disp.: Ichazo, Rosati, Ansaldi, Parigini, Valdifiori, Edera, Niang. All.: Mazzarri
COSENZA (3-5-2): Saracco; Idda, Dermaku, Tiritiello; Corsi, Bruccini, Palmiero (1′ st Bearzotti), Varone, D’Orazio; Tutino (36' st Baez), Perez (10′ st Di Piazza). A disp.: Cerofolini, Pellegrino, Pascali, Anastasio, Schetino, Azzinnari. All.: Braglia
ARBITRO: Abisso di Palermo
MARCATORI:9’ pt Baselli, 28’ pt e 21' st Belotti, 22' st Rincon (T)
NOTE:Spettatori circa 10mila con nutrita rappresentanza ospite. Ammoniti: Berenguer (T) Idda (C); Angoli: 2-2; Recupero: 1′ pt – 2' st
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