Il grande Luigi Simoni: "domenica vincete anche per me"

Se non ricordo male Catanzaro-Cosenza, dell’1989, è stata l’ultima partita che ho giocato da titolare insieme a Donato Bergamini. Il suo infortunio gli impedì di giocare altre partite almeno da titolare (e forse, ma non sono sicuro, giocò uno spezzone a Taranto l’ultima di campionato, quando, per qualche minuto, assaggiammo il profumo della Serie A). E’ stata una partita da ricordare, anzi, perdemmo 3-0 senza storie e al ritorno subimmo la contestazione dei nostri tifosi, perché quella  non era una semplice partita, ma era La Partita.

La Partita che Cosenza sentiva più di tutte le altre e credo che non sia cambiato molto in questi anni trascorsi e non conta la categoria…. conta vincere contro i rivali di sempre! Nella mia carriera ho due squadre che non sono mai riuscito a battere: il Milan ed il Catanzaro! Il bello è che non sono mai riuscito a battere il Catanzaro nemmeno da allenatore ed, anzi, l’ultima volta, in Campobasso-Catanzaro, stavo vincendo 2-0 al 43° del secondo tempo e tra me e me pensavo che ce l’avrei fatta quella volta. Ma ché, pareggiammo 2-2 al 95° e se ci fosse stato ancora un minuto di recupero, l’avrei persa. Insomma il Catanzaro è la mia bestia nera!!! Un mese fa, Riccardo Tucci, il mio carissimo amico e fotografo mi ha invitato a scendere e vedere il derby Cosenza-Catanzaro. Gli ho risposto che tutte le volte che ho visto il Cosenza giocare dalla  tribuna non ha mai perso, ma ero sicuro che, se in questa occasione fossi sceso, il Cosenza non avrebbe avuto dalla sua il fato, vista la mia più totale sfortuna contro il Catanzaro perché, naturalmente, tifo i Lupi. Per quanto riguarda al Catanzaro sono legato a pochi ricordi belli (il derby di Pasqua dell’ 84/85, gol di Aita ma ero in panchina) e diversi brutti, sportivamente parlando.. Solo un pareggio nell’anno di Giorgi in B. Ai miei tempi si respirava già 15 giorni prima del derby un clima diverso, il “fiato” dei tifosi si sentiva forte sulle spalle ed anche gli amici più cari si trasformavano per questa partita.  Tutti a dirci  che bisognava  vincere altrimenti erano “palate”.  Poi arrivava la domenica e la coreografia dei tifosi era uno spettacolo nello spettacolo, anzi, i Lupi sugli spalti non hanno mai perso contro le Aquile. Infatti, finiva sempre 2-0 per loro. 

Oggi le cose sembrano pendere dalla parte dei Lupi, ma storicamente questa partita è ostica e, i quasi 31 anni trascorsi senza vittoria, sono un monito per Mister Roselli ed i suoi Lupi. Non ho consigli da dare (mister Roselli è uomo preparato) ma solo una gran voglia di esultare per un risultato che manca da troppo tempo. Spero che l’unica gioia che insieme ai miei fantastici compagni di squadra non sono mai stato capace di dare alla Cosenza Sportiva, arrivi per mano di questi ragazzi che per certi versi ricordano noi di quel tempo e spero di poter tornare a Cosenza, per poter rigiocare una partita per i festeggiamenti, come mi è capitato già in due occasioni.  Ripeto l’unico ricordo bello di Cosenza-Catanzaro è l’ultima volta insieme a Donato Bergamini da titolari a difendere la gloriosa casacca rossoblu. Forza Lupi Sempre. Vincete anche per me. Un abbraccio a tutta Cosenza.

(messaggio raccolto da Giulio Cava)