La notizia di Marulla corre sul web
Appena si è saputo della morte del capitano rossoblù, sono comparsi diversi post sui social network. Una notizia imprevista per l'intera città.
Ore 18.00, su Facebook si rincorrono stati del genere “ditemi che non è vero”…”no, può essere”. L’informazione che si apprende all’istante è quella che è accaduto qualcosa di brutto e doloroso. I minuti passano e gli stati aumentano. A lungo con le pubblicazioni esce fuori il nome..Gigi… Per capire meglio di chi si tratta… colpo di telefono. Risponde, a domanda “che sta succedendo”, dalla cornetta si apprende una nefasta notizia. E’ morta una persona carissima e amata da tutta la città di Cosenza e onorata in tutta la penisola. Al nome Gigi segue il cognome…Marulla. Il fatto sconvolge l’animo che si blocca. Lo sguardo attonito, occhi spalancati verso il nulla, il sangue ghiacciato, il cuore infilzato. Stato di sotto shock. La notizia giunge all’improvviso dirompendo nella mente. Sul web fiumi di post a commemorare Gigi Marulla, il bomber dei bomber, la bandiera delle bandiere, l’icona, il logo, il simbolo del Cosenza Calcio. Vi sono altre persone che non vogliono crederci e aspettano invano che spunti un link con la smentita. L’informazione rimbalza sulla stampa regionale e nazionale. Una città intera lo piange e lo commemora. Attestati di solidarietà da tutta la Calabria e da tutt’Italia, dove Gigi s’è fatto conoscere a suon di gol e giocate. Lui forte sul campo, 91 gol, 104 (considerando le Coppe) in totale. Gentile, disponibile e simpatica nella vita quotidiana. Ha scelto da persona umile di restare al Cosenza, la sua casa acquisita, la sua vita, rinunciando alla Serie A e al calcio che conta. Una data 26 giugno 1991. Stadio Adriatico di Pescara. Spareggio salvezza contro la Salernitana. Partita che si prolunga fino ai tempi supplementari. Tutti si aspettano il suo guizzo vincente. Sesto minuto del secondo tempo supplementare. Squadre stanche…si pensa ai rigori…quando Bruno Pizzul dalle colonne dell’ammiraglia Rai 1:”Napolitano (in verità Daimo) e il pallone per Marulla, attenzione Marulla tiro e gol!” Bomber Gigi gonfia la rete e corre sotto la Curva che ospitava gli oltre 5000 supporter provenienti da Cosenza. Da li in poi “Te lo ricordi Marula?”. Non solo bomber dei bomber rossoblu ma anche giocatore con più presenze in maglia silana, 330 in totale. Il Capitano resterà per molti, Il Cosenza in persona per altri, per altri ancora il Dio del calcio cosentino ecc… Testimonianza di un amore indissolubile. Perdiamo una grande persona gagliarda, lavorativa, professionale. Chi vi scrive è un ragazzo che non ha potuto vedere il Marulla giocatore, utilizzando le vecchie cassette per vederlo all’opera col pallone, ma ha conosciuto il Marulla persona. Sempre la battuta pronta, uomo semplice…amichevole. Ricordo al Gran Galà all’Auditorium Guarasci dello scorso anno le tante risate con Gene Gnocchi, Patrizia de Napoli, Ugo Napolitano, Ciccio Marino, Alberto Urban e altri suoi ex compagni di squadra. Caro Marulla resterai il simbolo indiscusso di una città, di una tifoseria che ti porterà e ti custodirà sempre nel cuore e nella mente, di una storia lunga oltre cento anni. Le Bandiere non muoiono mai! Ciao Campione!
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