Occasioni mancate per tutti, alla fine Padova-Cosenza è 0-0.
Il Cosenza conduce per un tempo senza sfondare la difesa patavina. Nella ripresa si fanno numerosi gli errori individuali (Lollo e Mazzotto) e le grandi parate dei portieri.
Poteva finire in tutti modi, poteva vincere sia il Padova, sia il Cosenza. A seguito dei tre fischi finali, la partita offre uno spareggio che smentisce quanto creato e sprecato dalle due squadre in questa gara. Tiri, porte vuote, errori grossolani e taluni clamorosi, svarione di un portiere, Perina che poi si rifarà proprio nel momento topico, le dèfaillance di Sciuadone, ma soprattutto Lollo e Mazzocco. Un punto abbondantemente più utile al Cosenza di Braglia: 39 punti, i playout distanti 6 lunghezze (dunque, situazione di salvezza ancora non definitivamente consolidata). Una prestazione che ha dimostrato, ancora una volta, i limiti realizzativi dell’attacco silani, tra i peggiori della categoria. Il Padova si condanna, a parte la magra consolazione di aver agguantato il Carpi al penultimo posto, ma la scalata si prospetta come un’impresa quasi titanica.
Le scelte degli allenatori.
Alla fine Braglia sceglie di ancorarsi al 4-3-3. Vengono confermati in blocco gli uomini che hanno battuto domenica scorsa il Crotone. Non viene schierato dall’inizio Tommaso D’Orazio, ancora una volta gli è stato preferito Legittimo. Resta leggero l’attacco con i tre brevilinei Embalo, Tutino e Baez. Centurioni disegna un Padova ad albero di Natale. A sostegno della punta Mbakogu ci sono Pulzetti e il promettente scuola Juventus Clemenza.
Lupi dirigono, ma non sfondano.
Parte forte la squadra di Braglia. Preme forte sul lato mancino della retroguardia veneta. Baez taglia con un traversone al centro. Vanno a vuoto Ravanelli e Calvano, ma Embalo può solo sfiorare la sfera che diventa facile preda del portiere bianco scudato. Il canovaccio è un po’ noto. I Lupi tendono progressivamente ad impostare, mentre il Padova, diroccato sulla propria mediana, prima accorcia difendendo, poi prova qualche sortita in contropiede. Al 19’ ancora Embalo, tiro a giro non perfetto che scende troppo tardi. Non dimentichiamo che i rossoblù hanno un piccolo genietto a centrocampo, Luca Palmiero. Al 25’ il partenopea lancia Bruccini che colpisce di testa, ma il pallone termina sul fondo. Ad un tratto la “testuggine” patavina si apre, i legionari suonano la carica. 27’ Clemenza scalda i guanti di Perina, con un tiro potente dalla distanza sventato in angolo dall’ex Melfi. Stessa (quasi) distanza, stesso piede, diverso calciatore, la situazione nell’azione successiva. In questo caso è Calvono a sfiorare la marcatura. La risposta del Cosenza è “soft”: un tiro di Legittimo parato dalla difesa e un tentativo di Tutino di immettere in area Baez.
Cosa sbaglia il Padova…
Il Cosenza controlla la partita senza però intaccarla nel risultato. Al minuto 3’ della ripresa, Sciaudone va clamorosamente a vuoto su un pallone (fatto filtrare da Bruccni) poco distante da Minelli. Tuttavia, sul podio delle cose impossibili da guardare di finisci dritto dritto, anzi, quatto quatto Lorenzo Lollo (tra le altre cose, un cognome derivato dallo stesso nome): 12’, Perina inceppa nel disimpegno difensivo, Pulzetti gli “frega” il pallone dandolo a Clemenza, da lì, ancora, per Lollo (porta mezza sguarnita), che incespica goffamente e Perina, rientrato al proprio posto, recupera. Sempre sul podio, secondo posto va Mazzocco: 15’, da un corner il centrocampista padovano si ritrova vicinissimo la porta rossoblù, ma tra tutte le cose che poteva fare, manda, per fortuna cosentina, altissimo il pallone. Andati a vuoto queste bordate, la barca silana raddrizza la barra. Il cronometro scorre 3 minuti più in là, Tutino, accoglie un traversone di Bàez, girando in porta: il tiro termina alto di poco.
Portieri: operazione "salvataggio".
Centurioni è costretto a sbilanciare la propria squadra. Entrano Bonazzoli, Capello e Cocco, al posto di Clemenza, Pulzetti e Lollo. Dalle parti degli ospiti, Braglia fa entrare un centrale offensivo di ruolo, ovvero Litteri al posto di Embalo, rinfrescando la fascia (D’Orazio dentro, Bittante fuori) e il centrocampo (Schetino in, Palmiero out). Esiti: Litteri (19’) calcia di sinistro, ma il pallone finisce in curva. Bonazzoli (29’) scarica il mancino dal limite, ma il pallone va sul fondo. Il finale è ad alta tensione. 34’ Sciaudone in girata non riesce ad angolare, Minelli blocca. In seguito, nell’ordine: 36’ doppia parata di Minelli, prima su Tutino (molto bella) poi la seconda ravvicinata su Dermaku, che ha la colpevolezza di aver calciato troppo centralmente. 37’ Cocco spara violentemente in porta, ma Perina, in modo prodigioso, salva il punteggio. Salvando il pareggio.
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