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Termina in pareggio il derby estivo tra Cosenza e Rende.

Prima avanti il Cosenza, poi la rimonta del Rende. Nel finale pareggio di Mirko Carretta con pallonetto.

Parole chiave: Cosenza-Rende (2), Cosenza (524), rende (29), serie B (80), serie C (41)
Termina in pareggio il derby estivo tra Cosenza e Rende.

ACRI. Per poco il Derby non lo portava a casa il Rende. Il pasticcio di Schiavi e Saracco, la rete di Scimia stavano portando alla vittoria la squadra di Angelo Andreoli. Allo scadere, l’ultimo cambio rossoblù, nella persona di Miro Carretta, riporta il risultato sul pareggio con un piacevole pallonetto ai danni di Savelloni. Una partita che integra i problemi offensivi del Cosenza, uniti a qualche difetto di struttura organizzativa e la continuità di risultati del Rende, che per poco ha sfiorato il colpo grosso. Attaccante chiesto, tra le altre cose, a gran voce dai tifosi presenti sugli spalti del “Pasquale Castrovillari”. Le settimane che verranno saranno molto calde per il direttore sportivo Stefano Trinchera, ovviamente poco soddisfatto dei risultati del pre-campionato

Le scelte degli allenatori.

Entrambe le formazioni si ordinano con i moduli ufficiali da utilizzare nella nuova ed imminente stagione. Il Cosenza di Braglia con il 4-3-3 e il Rende, 4-2-3-1. Nelle fila dei silani, Kanoute viene posizionato al centro del reparto intermedio (coadiuvato da Sciaudone e Bruccini). In attacco Litteri è sostenuto dalle ali Baez e Pierini. I biancorossi schierano in regia gli ex Loviso e Collocolo. Libertazzi è la punta, mentre i trequartisti sono Morselli, Scimia e Vivacqua.

Cosenza in avanti.

La partita non è ne sentitissima, ma neanche estremamente noiosa. Rende e Cosenza si sforzano, anche con qualche intervento sopra le righe per essere una partita di mezza estate. Il fatto in questione è avvenuto al 30esimo, protagonisti Legittimo e Libertazzi venuti a contatto dopo un fallo del biancorosso ai danni del cosentino. Tutto rientrato subito dopo, ma i due si sono beccati un giallo a testa. Inizialmente è il Rende a farsi avanti. Le giocate espresse sono figlie dei comandi del nuovo allenatore. La punta Libertazzi, palla a piede e spalle alla porta, tende a rinculare verso la mezzaluna di centrocampo con lo scopo di aprire l’ultima linea rossoblù e permettere a Morselli e Vivacqua di inserirsi nell’area avversaria. Tutto coordinato dai piedi, ancora buoni, di Massimo Loviso. Due minuti dopo il quarto d’ora, il goal ammutolisce i biancorossi. Sciaudone è bravo a saltare e buttare nel sacco il pallone offertogli da Corsi. Il Cosenza entra convinto in partita mediante il forte attivismo delle ali d’attacco. Pierini, in buono stato di forma, è a tratti una scheggia (il campo di Acri non da la possibilità ai corridori di esprimersi al massimo). La lacuna, tra l’altro vistosa, è l’attaccante. Al 17 di agosto i Lupi non giocano con il loro attaccante di riferimento. Litteri è in fase di preparazione e, salvo qualche pregio di posizionamento, fatica a trovare uno spiraglio per la conclusione a rete.

Crollo rossoblù.

10 minuti dopo l’intervallo Schiavi e in parte Saracco fanno la frittata della giornata. I due non si coordinano al meglio e il retro passaggio di Schiavi finisce dritto dritto nella porta rossoblu. Saracco ha potuto solo rincorrere il pallone, ma, al momento del tuffo, la palla aveva già oltrepassato la linea di porta. Un paio di minuti prima i biancorossi avevano sfiorato il pareggio con una punizione quasi dal limite di Massimo Loviso. Il Cosenza sembra avere tirato i remi in barca. Di fatti rivelanti, sponda Cosenza, si segnalano solo le sostituzioni, mentre i biancorossi sono rinvigoriti dal pareggio arrivato per disperazioni altrui. Passato un ulteriore tentativo da calcio di punizione (Loviso vede deviare dalla barriera il suo tentativo) è il neozelandese Luca Scimia ha mettere il sigillo dell vantaggio. Ritrovatosi di fronte a Saracco, al 22’, non ha esitato a punirlo all’angolino basso alla sua sinistra. Il Cosenza entra in una fase molto confusa rischiando qualcosa in qualche incursione avversaria. Tuttavia, i rischi sono pure endogeni. Sono da brividi alcune chiusure del reparto difensivo, Schiavi e Idda rischiano non poco nei brevi passaggi con il portiere Saracco. Al 34’ Baez fa registrare il primo sussulto rossoblù della ripresa, sfiorando, da calcio di punizione, di qualche centimetro la porta difesa da Savelloni.

Prodezza di Carretta.

Giocando un po’ con il nome, è l’ultimo entrato a tirare avanti la carretta. L’ex Salernitana e Matera, subentrato ala 33’ del secondo tempo al posto di Kanoute, approfitta di una disattenzi rossoblù e con un preciso pallonetto sistema Savelloni in uscita.

Il tabellino

COSENZA (4-3-3): Perina (1’ st Saracco); Corsi, Monaco (1’ Schiavi), Capela (1’ st Idda), Legittimo (1’ st Bittante); Sciaudone (19’ st Kone), Kanoute (33’ st Carretta), Bruccini (1’ st Broh); Baez Litteri (19’ st Moreo), Pierini (19’ Trovato). A disp.:. All.: Braglia.

RENDE (4-2-3-1): Borsellini (10’ st Savelloni); Germinio (19’ st Cipolla), Ampollini, Bruno (10’ st Blaze), Origlio (1’ st Sicuro); Loviso (19’ st Bonetto), Collocolo; Morselli (13’ st Achik), Scimia (27’ st Sidibe), Vivacqua (40’ st Crusco); Libertazzi (24’ st Rossini). All.: Palermo, Boito, Carbone. All. Andreoli

Foto di copertina: pagina Facebook del Cosenza calcio

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