A scuola di legalità, incontro a più voci coi giovani studenti
All'incontro, organizzato dall'Ufficio Irc, presenti il Vescovo, il Prefetto e il Procuratore della Repubblica. L'invito ai giovani: "non rassegnatevi".
Un incontro a più voci e dalla molteplici suggestioni. E' stato questo e di più l'evento "A scuola di legalità", organizzato dall'Ufficio diocesano per l'insegnamento della reliigone cattolica, e che si è svolto nell'Auditorium Guarasci della Provincia di Cosenza, al Liceo Telesio. L'Arcivescovo, monsignor Francesco Nolè, il prefetto, Gianfranco Tomao, e il procuratore della Repubblica, Vincenzo Spagnuolo, hanno affrontato, con studenti di dieci Istituti scolastici cosentini, il tema della legalità. Un confronto a domande e risposte a partire dal territorio, reso possibile grazie all'esperienza sul campo dei relatori. Oltre 300 i giovani che hanno presenziato all'evento. Cosenza e la Calabria sono considerati, secondo un luogo comune, luoghi di malavita e di corruzione, ma ci sono tante belle realtà - hanno sottolineato mons. Nolè e il prefetto Tomao. "Per vivere la legalità, è anzitutto necessario rispettare la Costituzione" - ha detto il procuratore Spagnuolo, che si è insediato nella Procura cosentina solo da qualche mese ma ha ben chiare le idee sulle criticità del territorio. "Rispettare le regole, anche le più piccole" - il segreto per crescere nella legalità. Un impegno che parte dal basso, dalla famiglia, ma poi si esprime nei diversi ambiti della società - hanno evidenziato i relatori. L'invito comune a "non scoraggiarsi", "non rassegnarsi". Perché le cose possono cambiare, con l'impegno di tutti.
* Approfondimento sul prossimo numero di Parola di Vita
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