Al via "Massimo", monitoraggio sismico a Cosenza
Un progetto nato presso il Centro Nazionale Terremoti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma e che vedrà l'installazione di alcune stazioni presso il Museo dei Bretti e degli Enotri nel centro storico bruzio.
Si chiama “MASSiMO” il progetto di ricerca predisposto dal Centro Nazionale Terremoti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma per il monitoraggio in area sismica di sistemi monumentali. Cosenza ne beneficia, perché tra le aree monitorate attraverso stazioni sismiche c’è anche il complesso di Sant’Agostino dove ha sede il Museo dei Brettii e degli Enotri, nel cuore della città vecchia. Si tratta di una rete di sensori in collegamento con Roma capace di effettuare rilevamenti e registrazioni. “Le stazioni trasmetteranno continuamente, alla sede di Roma, un segnale proporzionale al movimento del terreno” – spiega Luciano Mondiali, Responsabile del Servizio Infrastrutture e Sicurezza del Centro Nazionale Terremoti. “In ogni stazione installata – prosegue Mondiali - un sensore trasforma il movimento del terreno in un segnale elettrico che viene amplificato ed utilizzato per modulare una nota portante di frequenza, compresa tra 600 e 3060 Hz (banda fonica). I segnali trasmessi a Roma vengono utilizzati sia per un monitoraggio continuo su supporto cartaceo che per un’analisi automatica su calcolatore, sia, infine, per l’elaborazione di dettaglio da parte del personale tecnico, presente 24 ore al giorno in sala sismica”.
Soddisfatta anche l’assessore Giulia Fresca, che sottolinea “la validità del progetto” che “non è da ricercare solo nell’obiettivo di studiare la risposta alle sollecitazioni sismiche locali del patrimonio monumentale architettonico calabrese, valutando quantitativamente i possibili effetti di terremoti su siti di interesse, ed in particolare, per la città di Cosenza, presso il Complesso Monastico di Sant’Agostino. Il progetto, infatti – prosegue Giulia Fresca - si propone di fornire alle istituzioni locali competenti le linee guida necessarie per la mitigazione del rischio sismico ed il monitoraggio dello stato di conservazione dei beni architettonici.”
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