Chiesa&Emergenza/1 - Casa San Francesco in soccorso di 120 famiglie
I numeri della carità della Fondazione legata ai padri cappuccini di Calabria.
“In un grande magazzino una volta al mese, spingere un carrello pieno sotto braccio a te". Chi non ricorda l'incipit di ‘Perché no’, uno dei capolavori della musica italiana scritti da Mogol per Lucio Battisti. Ci vuole poco per immaginare una scena delicata e mai banale di due innamorati tra gli scaffali di un supermercato. Lo specchio oggi però ci restituisce l'immagine impietosa di un Paese stanco e dei suoi figli sempre più poveri che quel carrello non lo possono riempire. Eppure la fiammella della speranza e della solidarietà arde nel territorio bruzio grazie a Casa San Francesco, la Onlus che da anni si impegna per cercare di non lasciare solo nessuno: “Con l'inizio dell'emergenza ci siamo attivati per la consegna di pacchi alimentari e il disbrigo di pratiche come l'acquisto dei farmaci per persone sole; alle famiglie che ricevevano il nostro sostegno se ne sono aggiunte altre che ci hanno contattato per ricevere la fornitura di generi alimentari", racconta Pasquale Perri, direttore di Casa San Francesco.
Vite che hanno preso una piega inaspettata, solitudine e nuove forme di povertà causate dal Coronavirus. Per rispondere alla crisi economica Casa San Francesco nei giorni scorsi ha sottoscritto, insieme al Comune di Cosenza, alla Caritas diocesana, al CSV, alla sezione di Cosenza della Croce rossa italiana e all’Associazione Banco Alimentare della Calabria, il protocollo d'intesa per l'avvio del progetto Insieme #Andràtuttobene, finalizzato all'assistenza delle fasce più deboli della popolazione. “In questi giorni il CSV farà una mappatura delle famiglie da raggiungere, e noi di Casa San Francesco, insieme alla Croce rossa italiana, consegneremo a domicilio i pacchi confezionati presso la sede del Banco Alimentare”.
Oltre alle famiglie a cui a seguito di questo protocollo viene recapitato il pacco alimentare a domicilio, sono più di 120 i nuclei familiari aiutati dalla Onlus bruzia in maniera diretta: “le richieste, che pervengono al nostro numero di rete fissa dalle 8 alle 18, vengono evase nell'arco di qualche giorno in genere dalle 11,30 alle 15-15,30”, precisa. E se da un lato ultimamente nei supermercati è caccia all’introvabile lievito di birra per la preparazione di pane e pizze da mostrare in bella vista sui social, dall'altro ci sono persone che non possono servire in tavola un piatto caldo: “Pasta, latte, passata di pomodoro, olio, farina e zucchero sono i prodotti di prima necessità presenti nel pacco; attualmente stiamo attingendo alle scorte già presenti nella struttura da distribuire a quanti fanno richiesta diretta a noi. Chiunque voglia aiutare o abbia bisogno di noi, può contattarci quotidianamente allo 0984/21664". Una bella storia da raccontare per costruire un mondo migliore.
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