Cosenza ancor più deserta per la copiosa nevicata

A Cosenza, in Calabri, non ci facciamo mancare proprio niente. E quando stamattina, in video conferenza, ho detto all'interlocutore (che si trovava a Roma), che qui nevicava, questi d'istinto ha guardato dalla finestra. Filtrava un bel raggio di sole. Ma tant'é, è il 25 marzo, e nella città dei Bruzi, come in tutto l'altipiano silano, ci si è svegliati con una folta nevicata. Quattro ore almeno di fiocchi bianchi dal cielo che, più o meno attesi, sono certamente un insolito per il periodo in cui ci troviamo.

Così, Cosenza, già deserta per via del Covid19, questa mattina ha vissuto la spettralità tipica della neve che, in alcuni momenti, è scesa pure copiosa. A differenza del solito, però, nessun bambino per le strade a realizzare pupazzi, nè a lanciarsi palline di neve; ma la desolazione tipica di questi giorni. 

Stamattina, a dir la verità, la neve è stata la più grande novità di questo periodo così strano. I parchi, i bordi delle strade, gli alberi, si sono imbiancati, offrendo uno spettacolo che quest'anno era mancato. Nessun disagio per le poche decine di automobilisti che hanno percorso il centro cittadino soprattutto per recarsi nei luoghi di lavoro rimasti aperti. Qualche rallentamento, invece, nei paesi limitrofi che, già interdetti al traffico per via del virus, hanno visto diminuire anche il servizio pubblico, creando qualche disagio di troppo. Non essendosi formate particolari zone di ghiaccio - in attesa dell'umidità notturna - la neve cosentina di questa mattina ha rappresentato un motivo di colore all'interno della città.