Cosenza denuncia e soffre: ancora gente a passeggio tra i parchi e strade sommerse dalla spazzatura. 14 marzo 2020
In serata arriva l'ordinanza della Santelli: parchi gioco chiusi e divieto assoluto di assembramenti. Cronaca del primo sabato al tempo del virus...
Mentre i casi aumentano anche in Calabria (sono 60), il primo sabato di epidemia genera un silenzio ancora più surreale.
In realtà, i social sono un susseguirsi di polemiche, a partire dal tema dei giovani in fuga dal nord e accolti in stazione dai militari, fino alla pubblica denuncia dei cittadini a passeggio tra i parchi. In serata arriva anche il provvedimento del presidente Santelli: parchi gioco chiusi in tutta la Calabria. Continuano gli appelli per "restare a casa". Il sabato è il giorno della spesa, così, giusto per mantenere la tradizione, piccoli e grandi market fanno registrare una lunga fila. Succede in tutta Italia. Anche i piccoli negozi al dettaglio di generi alimentari, i fruttivendoli, vedono un gran numero di persone alle loro porte. "Tutti insieme ce la faremo", si legge sulla soglia dell'alimentare.
Il problema che risalta agli occhi di più, però, è quello dei rifiuti. Doppia raccolta, al mattino e alla sera. Nonostante gli appelli, non tutti riescono a fare una differenziata corretta, e questo incide fortemente sul decoro urbano. Un controsenso, in tempi di richiamo all'igiene. Così, gli operatori ecologici hanno mandato di fotografare i contravventori. A proposito, le macchine della polizia di ronda continuano a chiedere le autocertificazioni. Non sono molte le persone in giro, anche se qualcuno non rinuncia alla passeggiata, se pur breve, nel quartiere.
Dai balconi, dai negozi, si sente sempre di più la canzone degli italiani, quell'inno che Forse, per la prima volta, unisce nord e sud. Sulla bandiera tricolore: "Andrà tutto bene". Cosenza ci crede.
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