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Reportage

Funghi da record in Sila. Tutti pazzi per i porcini

Con le prime piogge autunnali si registra una presenza eccezionale di funghi. Tanti i visitatori nei boschi silani per la raccolta.

Funghi da record in Sila. Tutti pazzi per i porcini
Funghi 3

La Sila non smette di sorprendere. Con le prime  piogge autunnali, che agevolano la crescita dei funghi, soprattutto porcini, si registrano raccolte record nei territori delle località silane. Quest’anno sicuramente il clima propizio ne ha favorito un’abbondante crescita e in particolare, cosa stupefacente, sono stati raccolti  funghi porcini “giganti”. L’avvio della stagione di raccolta, di questo prodotto facilmente riconoscibile, caratterizzato da un cappello circolare di colore castano con un gambo robusto e dal profumo  inebriante,  sta letteralmente meravigliando i tanti appassionati, giunti in questo periodo nei boschi del Parco Nazionale della Sila, anche da fuori regione. Nei  boschi  che circondano il piccolo borgo di Camigliatello, il ritrovamento di  funghi di dimensioni notevoli sta conquistando le  prima pagine dell’informazione calabrese. Porcini, dal peso inusuale, addirittura superiore ai 2 kg, hanno attirato l’attenzione dei tanti amanti, trasformando la Sila in una meta ambita per la raccolta. I boschi incontaminati del luogo, dove il tempo sembra esseri fermato, sono l’habitat ideale per la proliferazione di questa specialità nostrana.  Le numerose piante di conifere secolari, rendono il terreno particolarmente fertile. Diversi sono i quintali di questo prodotto eccellente, raccolti in pochissimi giorni. Dopo il record per l’area più pulita d’Europa, la Sila conquista anche questo primato   dei funghi porcini giganti. Un’annata che sicuramente continuerà a regalare emozioni per tutto il prossimo mese di ottobre, con diverse sagre in programma. Nei tanti sentieri dell’area compresa tra Lorica e i territori del comune di Spezzano è un via vai di raccoglitori di funghi, che come veri escursionisti si inerpicano tra i rilievi boscosi. Grazie al passaparola di quest’annata così proficua, le vie del corso di Camigliatello stanno ospitando numerosi turisti.  I profumi autunnali dei  piatti tipici, cucinati con talento e maestria dai tanti ristoratori del posto, avvolgono l’aria inebriando i sensi. I funghi, che rappresentano i pilastri principali dell’ecosistema presente nel sottobosco,  hanno non solo una valenza gastronomica, ma anche naturalistica, perché  importanti nell’equilibrio naturale di un bosco. In questo periodo hanno notevolmente inciso nell’aumento del turismo, agevolando quindi l’economia del posto. Si auspica  che il clima di questo periodo possa continuare ad  influire sul risultato abbondante ed  ottimale di questa stagione.

E I PORCINI SPOPOLANO ANCHE SU FACEBOOK

In questo periodo nei boschi della valle del Savuto, in concomitanza delle prime piogge, c’è un gran  fermento. Centinaia di appassionati  si sono riversati in questi luoghi alla ricerca del re del bosco: il fungo porcino, tra i più conosciuti e amati per le sue apprezzate caratteristiche organolettiche. Si registra un’annata sorprendente per questa specialità, decine e decine di chilogrammi sono già stati raccolti nell’intera area Savuto. Dal profumo indescrivibile e dal colore scuro che ricorda la Calabria, i porcini  nascono nel sottobosco, in particolare vicino ai castagneti e  nei numerosi querceti presenti. Prodotto unico e dalla prelibatezza raffinata è un ospite gradito sulla tavola di tutti gli Italiani. I terreni nella valle del Savuto, hanno le giuste caratteristiche morfologiche, la corretta umidità e il clima ideale per la proliferazione dei funghi. Passeggiando per i  sentieri, si intravedono gli sguardi attenti dei tanti cercatori, che con occhi fulminei sbirciano gli angoli più nascosti del sottobosco. Essiccato, sottolio, sulla pasta, l’utilizzo dei porcini non ha limiti nelle nostre tavole, perché considerato tra i più pregiati e gustosi. Nell’antichità rappresentava un elemento importante nell’alimentazione delle tavole povere dei  contadini. Conservato nei modi più disparati era un sostentamento per gli inverni più rigidi. Dai comuni di Bianchi a Scigliano, passando per Marzi e giungendo a Parenti, i cercatori di funghi “affollano” le boscaglie, che in queste settimane vengono riscoperte e trastullate dal fruscio delle foglie schiacciate al passaggio “dell’esercito” di appassionati. I porcini spopolano anche su facebook. Centinaia di foto vengono postate di continuo: commenti, ipotesi e pagine dedicate al tema spopolano in rete.  Una competizione che ha contagiato tutti i comuni della valle,  gli appassionati  fanno a gara per decretare il vincitore di questa stagione.  Per chi fosse rimasto ancora a casa, un consiglio spassionato, con le giuste cautele,  fate un tuffo nella natura, se non fosse altro per ossigenarsi e  a tutti buona raccolta.

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