Il Prefetto Gabrielli a Rende: ecco la situazione della Calabria che si muove
In Calabria, come in altre realtà del paese, il tema non è se ci sarà un terremoto, ma quando ci sarà il terremoto
"La Calabria che si muove". E' questa l'iniziativa promossa dal Centro Servizi per il Volontariato della provincia di Cosenza, con il supporto del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, dall' Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, dal Comune di Rende, dalla Regione Calabria Dipartimento Lavori Pubblici e Settore Protezione Civile ed l'Ufficio Scolastico Regionale; con la collaborazione della Prefettura di Cosenza, dell'Università della Calabria, dell'Ordine degli ingegneri di Cosenza, dell'Ordine dei Geologi della Calabria e del Collegio dei Geometri di Cosenza. Al Museo del Presente di Rende si terranno per un mese una serie di incontri, eventi e seminari, rivolti oltre che agli iscritti ai vari ordini professionali ed hai volontari di protezione civile, alla popolazione tutta. All'inaugurazione che si è tenuta giorno 21 febbraio hanno partecipato il sindaco di Rende, Marcello Manna, che ha introdotto i lavori; il presidente del Csv, Maria Annunziata Longo, che ha presentato come è strutturata la manifestazione; il rettore dell'Università della Calabria, Gino Mirocle Crisci, che ha parlato dei fenomeni presenti lungo la Costa Calabrese ed i vulcani marini presenti e l'elevato rischio a cui siamo sottoposti ogni giorno; il Vice Prefetto Vicario, Massimo Mariani, che ha esposto cosa la Prefettura sta attuando per la mitigazione del rischio sismico, il Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, che ha esposto cosa sta muovendo nel campo la sua struttura organizzativa, puntando ed istituendo un'unità organizzativa autonoma sulla difesa del suolo, rischio e sistemazione idrogeologica. Ha concluso i lavori il Prefetto Franco Gabrielli, parlando alla platea alla quale qualche anno addietro aveva lanciato l'idea "di una moratoria decennale sulle nuove costruzioni, fermando la nascita di nuove strutture e mettendo in sicurezza le strutture esistenti sul territorio". Gabrielli ha ricordato che "l'ordine degli ingegneri ha calcolato per difetto che solo per i comuni a rischio 1 e 2, tutta la Calabria, ossia 3.200 comuni su 8.000 comuni d'Italia, ci sarebbe bisogno di risorse economiche pari ad un totale di 93 miliardi di euro". "Oltre le risorse economiche, continua Gabrielli, noi abbiamo il tempo che ci sollecita. In Calabria, come in altre realtà del paese, il tema non è se ci sarà un terremoto, ma quando ci sarà il terremoto. Nessuno potrà dirci quando sarà il tempo che necessità per esserci un terremoto. La Calabria, con i suoi comuni ad elevato rischio sismico, è stata una delle prime regioni, dopo il mio insediamento nel 2009, in cui si è tenuta la prima esercitazione su questo rischio". Infine, il Prefetto ha esortato i presenti ad una maggiore conoscenza dei piani di protezione civile, organo di cui il comune ne deve essere necessariamente dotato e ricordando che la Calabria, è come una polveriera, per cui dobbiamo aspettarci un terremoto da un momento all'altro. Infine, è stata inaugurata la mostra presente al piano superiore del museo sui terremoti d'Italia, che sarà presente fino al prossimo 21 marzo. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito www.csvcosenza.it .
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