Il coronavirus in Calabria: una notizia farlocca
Tra titoli di siti sbagliati e un'informazione incompleta, è la fiera dell'errore.
Il primo non caso di coronavirus in Calabria è una lezione di giornalismo. Abbiamo letto di titoli a effetto ed errati, di occhielli forzati, di informazione farlocca.
Oggi si chiama fake news. In realtà è cattivo uso del giornalismo. La notizia, se tale è, deve essere veritiera, continente, rilevante. Aggiungerei, proporzionata al tempo e al luogo.
Scrivere di "primo caso di coronavirus" prima di ogni accertamento significa uscire fuori dal contenitore della verità della notizia, strabordare rispetto alla sua portata reale, sacrificare la verità per fini poco nobili o, peggio, senza fini.
Il web un difetto grande ce l'ha: la superficialità! Non è neanche tutta colpa sua, perché di certo la ha mutuata da una società che, liquida e sfuggente, non sa più pesare pensieri parole opere e omissioni.
Sì, perché le omissioni di scoop salveranno il giornalismo.
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