L’Annunziata respira. Presto saranno assunti nuovi medici
Il piano è stato illustrato dal commissario straordinario dell’ospedale Isabella Mastrobuono
Che il sistema sanitario dell’Azienda ospedaliera fosse fragile era noto. Che l’ondata del Covid sia stata a dir poco travolgente, anche. E forse a distanza di tempo possiamo dire che gli SOS lanciati dai cittadini, dai sindacati e dai sindaci dei paesi della provincia di Cosenza nel corso dei sit-in di questi ultimi mesi hanno fatto smuovere un ingranaggio che davvero faceva fatica a mettersi in moto. Si è accesa la luce in fondo al tunnel per l’Annunziata di Cosenza. Nei giorni scorsi, il commissario straordinario Isabella Mastrobuono, su invito della presidente della Commissione consiliare sanità Maria Teresa De Marco, ha parlato delle attività poste in essere nei mesi della sua gestione. Prossime assunzioni di personale: ventuno unità, tra medici, infermieri, collaboratori amministrativi, OSS e altre figure professionali, che hanno cessato il servizio per svariati motivi, verranno rimpiazzate “utilizzando al massimo le graduatorie non decadute e procedendo alla velocità della luce, li assumeremo a tempo indeterminato. Laddove non ci dovessero essere graduatorie-spiega il commissario Isabella Mastrobuono- procederemo con degli avvisi, nelle more dei concorsi”. Nel frattempo, per quanto riguarda il Pronto soccorso “dei tre medici che avevamo selezionato, uno arriverà a luglio, gli altri a settembre. Altre tre unità sono state selezionate al di fuori da quelle previste nel piano di fabbisogno, e queste prenderanno subito servizio”. Ulteriori disposizioni sono state date per unire il Pronto soccorso e la medicina d’urgenza per fronteggiare le limitazioni che condizionano il lavoro di 7 medici che non possono svolgere alcuna attività d’urgenza, mentre altri 3 medici sono ai codici bianchi e non possono fare attività di pronto soccorso. “Nella riorganizzazione si cercherà di capire se almeno i turni diurni possano essere svolti. Abbiamo, inoltre, terminato, dopo 7 anni, il concorso per gli OSS, e prenderemo 26 unità di personale e, inoltre, abbiamo avviato l’avviso per i coordinamenti infermieristici”. Nell’ambito dell’integrazione tra l’Ospedale e il territorio, “sono state intraprese iniziative come quella di cercare di ridurre le liste di attesa, portando i medici negli ospedali spoke, smaltendo le attività che nel 2020 e nei primi mesi del 2021 non sono state erogate”. Ma c’è di più: presto verrà inaugurata la Breast Unit, inoltre è terminato il progetto per il Mariano Santo, “una struttura nella quale saranno convogliate le attività di oncoematologia, di terapia del dolore, le cure palliative. Ci saranno anche posti letto pediatrici e vi si svolgerà l’attività di trapianto di midollo autologo e, in più, avremo una serie di ambulatori tra i quali quelli specialistici-infermieristici per le medicazioni avanzate, di neurologia e cardiologia di supporto alle attività oncoematologiche. Nella struttura posta di fronte a quella principale saranno localizzati una riabilitazione e recupero funzionale e il reparto ad elevata assistenza infermieristica che fungerà da cerniera con il territorio”. Nel corso del dibattito che è seguito sono intervenuti alcuni consiglieri. Francesco Cito ha chiesto notizie sulla erogazione delle premialità previste per il personale Covid. “Le risorse devono venire dalla Regione – ha detto Mastrobuono - e in proposito ci sono stati degli incontri con i sindacati per stabilire l’esatto ammontare delle premialità da distribuire”. Bianca Rende ha evidenziato le difficoltà del pronto soccorso e chiesto notizie sul proposito di creare nuove terapie intensive. Sulla questione del pronto soccorso, Mastrobuono ha risposto che stanno arrivando 4 medici, sulle terapie intensive ha precisato che “la progettazione è finita e il reparto può essere aumentato fino a 27 posti letto di terapia intensiva, compresi una parte del Piano Arcuri”. La Presidente della Commissione sanità Maria Teresa De Marco ha chiesto al commissario come la rete ospedaliera potrebbe prepararsi ad affrontare una nuova ondata. “Abbiamo l’Ospedale di Rogliano che resterà Covid. Però- ha concluso Mastrobuono - Rogliano non ha quella destinazione, ma si deve inserire, a mio modesto parere, nel Recovery Plan per avere tutte le caratteristiche di un ospedale al servizio del territorio, ma anche dell’Annunziata”.
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