La Caritas Italiana a fianco delle zone colpite dal maltempo
L'organismo CEI sottolinea "gli squilibri e le ferite" che i nubifragi stanno lasciando sui territori calabresi e siciliani.
"Gli squilibri e le ferite che il maltempo sta lasciando in questo periodo sul nostro territorio sono purtroppo profondi ed hanno provocato addirittura la perdita di vite umane, oltre che danni ingenti, in particolare al Sud". Lo scrive in un comunicato la Caritas Italiana, in merito alle situazioni meteorologiche critiche del Mezzogiorno, in particolare della Calabria e della Sicilia.
"Grazie all’impegno di operatori e volontari le Caritas si sono attivate nelle varie situazioni di bisogno, come in Sicilia, dove è ancora emergenza idrica, o nel Sannio con l’avvio dei progetti accomunati dal titolo emblematico “Fuori dal fango”. Anche in Calabria il violento nubifragio che si è abbattuto sulla fascia Ionica e Tirrenica ha provocato altri morti e l’interruzione di strade e ferrovie, l’esondazione di diversi torrenti (Ferruzzano, Catona) frane, allagamenti, case isolate, violente mareggiate, inoltre ingenti danni alle coltivazioni". Caritas mette in evidenza come sia stata "pronta anche in questo caso la mobilitazione delle Diocesi più colpite, Reggio Calabria-Bova, Locri-Gerace, Oppido Mamertino-Palmi, dove le Caritas in stretto collegamento con la rete parrocchiale hanno avviato i primi aiuti. I locali delle parrocchie sono diventati luoghi di accoglienza per le prime necessità e in questa prima fase dell’emergenza le Caritas parrocchiali stanno effettuando un monitoraggio costante dei bisogni e delle urgenze. Caritas Italiana anche in questo caso ha espresso vicinanza e solidarietà alle comunità colpite, alle Diocesi e alle Caritas locali".
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