Nasce a Cosenza lo sportello comunale di ascolto per gli uomini maltrattanti
Il progetto è finalizzato al contrasto della violenza di genere in un'ottica di prevenzione e di eradicazione dei comportamenti recidivanti
Nasce a Cosenza lo sportello comunale di ascolto per gli uomini maltrattanti, un servizio promosso dall'Amministrazione comunale e, in particolare, dall'assessore al welfare, Veronica Buffone e finalizzato al contrasto della violenza di genere in un'ottica di prevenzione e di eradicazione dei comportamenti recidivanti. Il progetto scaturisce da un'azione sinergica messa in campo dal comune di Cosenza e dal settore welfare con altre istituzioni, in primis la questura di Cosenza, ma anche con altre associazioni specialistiche come l'Associazione Italiana Mediatori penali e l'Uepe (ufficio esecuzione penale esterna) espressione del Ministero della giustizia.
Lo sportello comunale di ascolto per gli uomini maltrattanti è stato presentato a Palazzo dei Bruzi durante una conferenza stampa alla quale hanno preso parte l'Assessore al welfare Veronica Buffone, la dirigente del settore Matilde Fittante, la Presidente dell'A.I.Me.Pe . (Associazione Italiana Mediatori Penali) Maria Cristina Ciambrone, il vice questore aggiunto Roberta Martire, in rappresentanza del Questore della provincia di Cosenza, Giuseppe Cannizzaro, e Francesca Folino, in rappresentanza di Antonio Antonuccio, direttore dell'Uepe (Ufficio esecuzione penale esterna). Impossibilitato a partecipare per concomitanti impegni istituzionali, il Sindaco Franz Caruso.
Al termine della conferenza stampa tra il Comune e l'Associazione Italiana Mediatori Penali è stato sottoscritto un protocollo d'intesa della durata di due anni, con possibilità di proroga per un periodo analogo. Le attività dello sportello saranno svolte per un giorno a settimana. Il progetto non prende in esame solo le vittime di violenza, ma si sofferma, allargando il suo raggio d'azione, anche sulle figure degli stalker e dei maltrattanti, avviandoli, dopo la notifica di un ammonimento da parte del Questore, ad un percorso rieducativo trattamentale finalizzato ad apprendere le corrette modalità di gestione delle emozioni e a comprendere pienamente il disvalore penale e sociale delle condotte devianti.
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