Nasce il cammino Kalabria coast to coast
Tre tappe per un percorso lungo 55 km che si snoda tra arte, fede e natura
Zaino in spalla, scarponi ai piedi. Poi occhi che sanno vedere e tanta voglia di camminare. Pochi e semplici ingredienti per avventurarsi nel cammino Kalabria coast to coast. “L’idea è nata due anni fa ad opera di Lorenzo Boseggia, presidente dell’associazione Kalabria trekking. Già noi ogni anno a settembre organizzavamo un evento che partiva da San Vito per arrivare a Pizzo Calabro; da lì l’idea di allungare il percorso e dare vita a questo cammino pensato per fare rete”, spiega Rosamaria D’amico, che fa parte dell’associazione Kalabria trekking. Totalmente autofinanziato, si compone di tre tappe: va da Soverato a Petrizzi la prima tappa, di media difficoltà, lunga 12,7 km; da Petrizzi a Monterosso Calabro la seconda tappa, lunga 23,5 km, che, spiega Rosamaria, “è la tappa più particolare perché si passa in un bosco che molti definiscono incantato”; nell’ultima, che va da Monterosso Calabro a Pizzo Calabro, è possibile visitare l’oasi naturalistica del lago Angitola dove in alcuni periodi dell’anno è possibile osservare alcune specie di volatili. Alla fine di ogni tappa- spiega- i camminatori possono decidere di trascorrere la notte in tenda o in una delle strutture ricettive convenzionate”. Un percorso tra arte, natura, storia e fede: “Numerose le chiese raggiungibili lungo il percorso, che sono oggetto di visite di tante persone. Gli abitanti del posto offrono la possibilità di far visitare e conoscere le chiese del borgo”. Le peculiarità di questo cammino? Un’esperienza sensoriale, un cammino che per il clima si presta ad essere fatto in ogni stagione. I colori, i profumi, la possibilità di passare dal mare alla montagna, l’opportunità di incontrare e conoscere persone ospitali che ti accolgono. Antiche vie. Itinerari avventurosi che regalano paesaggi mozzafiato tra il verde dei boschi e il blu selvaggio del cielo e del mare che si fondono un abbraccio senza fine. Tra vitigni, campi di grano, gelseti e fichi d’india ci si inebria di profumi e colori di una natura generosa. Come è stato tracciato il percorso? “Abbiamo innanzitutto iniziato a visitare i paesi, a chiedere informazioni agli abitanti del luogo e a chi ha compiuto degli studi; da lì abbiamo lavorato per trovare la via migliore dove poter far passare il percorso. È stato un lavoro faticoso, ma alla fine ce l’abbiamo fatta”. Grazie all’affluenza spesso i cammini diventano occasione di ricaduta economica sui territori che attraversano: “Abbiamo puntato su questo, pensavamo che potesse rappresentare un’ottima possibilità per i comuni attraversati. All’inizio è stata dura perché la gente spesso è diffidente, però ora stiamo ricevendo numerose telefonate dai titolari di strutture ricettive e cooperative che vogliono aderire. Può essere una crescita, noi diciamo sempre che la nostra porta è aperta a coloro i quali vogliono entrare in questa rete che può portare profitto a tutti, anche ai piccoli borghi meno noti che hanno storie importanti. Crediamo molto in questo e speriamo in future collaborazioni”. Rallentare, riappropriarsi del tempo che fugge e conoscere la Calabria, che non è solo quella delle mete turistiche, perché “l’entroterra o anche il vivere ci sfuggono”, dice. Cinquantacinque chilometri, “un percorso di media difficoltà che presenta diversi dislivelli; ci vuole un buon allenamento, anche se è capitato che persone alla loro prima esperienza incontrassero meno difficoltà rispetto a quelli che praticano trekking.
Può farlo veramente chiunque, tante famiglie dopo il lockdown hanno deciso di fare questa esperienza, una famiglia che ci ha confidato di averlo fatto anche per creare un’occasione di dialogo con i figli”. E aggiunge: “Un cammino aperto a tutti, da fare in completa autonomia. Noi consigliamo di fare il check-in sul nostro sito e da quel momento i referenti contatteranno e seguiranno virtualmente la persona durante il cammino”. Dopo un anno di rodaggio- il cammino è stato inaugurato a luglio 2020 - è stato stilato il calendario 2021. “Novità dell’anno - annuncia - sono i tre tour operator calabresi professionisti del settore outdoor che propongono tour esperenziali a tema, come fotografia, yoga, religione, cibo; per gli amanti delle attività outdoor, un tour operator accompagnerà i gruppi che vorranno percorrere il cammino in sella ad una e-bike; un altro tour operator accompagnerà i gruppi di camminatori”. La pandemia ha avuto il merito di far riscoprire il piacere di camminare, “la gente ha avvertito la voglia di libertà, di ritornare a contatto con la natura, con sé stessi per uscire dalle mura di casa dove abbiamo vissuto per mesi. Molte persone ci hanno contattato perché vogliono rifare il cammino. C’è stato anche chi ci ha chiesto di inserire altre tappe e noi su questo ci stiamo già lavorando perché volevamo inserire delle deviazioni; impossibilitati a muoverci a causa del lockdown ci siamo mossi virtualmente per studiare i percorsi e trovare punti di interesse per il camminatore”.
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