Attacco a Bruxelles, l'Europa ripiomba nel terrore
Attentato all'aeroporto di Zaventem nella capitale belga. Undici i morti finora accertati. Il dolore dei Vescovi.
Scene drammatiche questa mattina all’aeroporto internazionale di Zaventem, Bruxelles, dove alle 8 si sono sentite due forti esplosioni nella hall delle partenze. Secondo quanto riportano i media belgi una persona avrebbe gridato qualcosa in arabo e poi ci sono stati degli spari. Ci sarebbero morti e feriti e lo scalo è stato evacuato.
Il Belgio ripiomba così nel terrore dopo che, negli ultimi tre giorni, ha assistito a una vera e propria caccia all’uomo che ha portato all’arresto di Salah Abdeslam, ricercato per gli attentati di Parigi del 13 novembre.
Immediata la reazione dei vescovi del Belgio che esprimono la loro “costernazione” per l’attacco all’aeroporto di Zaventem. “I vescovi – fa sapere il direttore dell’ufficio stampa della Conferenza episcopale belga, padre Tommy Scholtes – condividono l’angoscia di migliaia di viaggiatori e le loro famiglie, gli addetti all’aviazione e le equipe di soccorso che si ritrovano ancora una volta in prima linea. Affidano alla preghiera tutta questa nuova situazione drammatica, in particolare le vittime”. La Conferenza episcopale fa inoltre sapere che i cappellani dell’aeroporto sono tutti al servizio.
I media belgi parlano di scene orribili: fumo, distruzione, sangue dappertutto e corpi volati in aria e ricaduti a terra violentemente. La zona partenze dello scalo internazionale era questa mattina piena di gente. Ora la circolazione ferroviaria verso Brussels Airport è stata interrotta, ha detto la Sncb su Twitter, e l’aeroporto è chiuso “fino a nuovo ordine”. I voli sono deviati in altri aeroporti. È scattata l’allerta massima nelle Fiandre.
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