I semi teologici di papa Francesco

"Gettare semi. È questo che desidera fare papa Francesco". É quanto si legge in un messaggio inviato dal cardinal Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, ai partecipanti al Simposio "Teologia e Magistero nella Chiesa con Papa Francesco", in occasione della pubblicazione della collana "I semi teologici di Francesco", edito San Paolo, all'Università Gregoriana. Riflettendo sul tema, il porporato ha evidenziato che "i termini teologia e magistero sono di grande significato che vanno letti alla luce della fede e con adeguata prospettiva storica". Il card. Bassetti ha sottolineato che "la collana rende l'idea di quanto serve fare in questo tempo di cambiamento. Non possiamo non vedere una connessione tra il magistero di Francesco, il Concilio Vaticano II e la teologia". Il presidente dei Vescovi, che ha citato le esortazioni, le encicliche e le costituzioni rese del pontefice, ha affermato che "la facilità con cui si possono leggere i documenti e i testi di Francesco non deve né ingannare né far giungere a facili conclusioni. Al contrario si può cogliere come il suo pensiero sia il frutto di una riflessione teologica profonda e vitale, il frutto della sua esperienza di pastore e teologo. Papa Francesco insegna ai teologi uno stile nuovo e auspica una teologia che sia seria e che parli della vita vera". Il porporato ha quindi evidenziato come "il magistero di papa Bergoglio esorta e invita i teologi umilmente e con forza a prendere sul serio il proprio compito innescando quel processo che anche lo stesso Francesco ha voluto intraprendere perché il Vangelo porti a tutti la sua gioia". "Dell'insegnamento del Papa ricorrono sovente alcune parole come carne, misericordia, neopelagianesimo, discernimento, popolo vulnerabilità. Nel loro insieme non hanno una pretesa teologica di tipo sistematico ma alimentano la speranza, nutrono la fede, e seminano la carità". Lo ha detto monsignor Maurizio Gronchi, docente alla Pontificia Università Gregoriana, uno dei curatori della collana "I semi teologici di Francesco", edito San Paolo. "Sono semi che possono frutticare e incidere sulla cultura contemporanea", ha detto mons. Gronchi, che ha spiegato come "gli 11 documenti non intendono trattare la teologia del Papa ma di individuare le linee teologiche prevalenti del suo magistero. Questo non significa identificare con una teologia il magistero del Papa". Individuando "tre direttrici" dell' "orientamento teologico pastorale" del Santo Padre, il curatore ha evidenziato "il primato incondizionato della grazia, la maturazione graduale nell'esistenza credente, il discernimento personale e comunitario", che esprime "la dimensione esodale e sinodale della Chiesa". Mons. Gronchi ha sottolineato che Itinerario magisteriale assume sempre più la figura del poliedro della gioia", per "un modo di procedere ellittico intorno a due luoghi permanenti, il cuore umano e il cuore del Vangelo, che ne favorisca un incontro e muova il cuore verso una esistenza nuova". "Papa Francesco dà un'importanza fondamentale al genere dell'esortazione apostolica. Ed interessante che così sia stato per il documento programmatico del pontificato, l'Evangelii Gaudium". Lo ha detto don Dario Vitali, docente della Pontificia università Gregoriana, durante il Simposio "Teologia e Magistero nella Chiesa con Papa Francesco", in occasione della pubblicazione della collana "I semi teologici di Francesco", edito San Paolo", svoltosi questo pomeriggio all'Ateneo di piazza della Pilotta.  Don Vitali, riflettendo sulle Esortazioni apostoliche del Santo Padre, ha sottolineato "il sovvertimento nell'ordine di importanza dei documenti pontifici". "Ciò esprime - ha evidenziato - la volontà del Santo Padre di dire che si rivolge non alla dottrina, ma alla vita del popolo di Dio in termini esistenziali di presenza e di cammino della Chiesa". Infatti, "quando compie un'esortazione il Papa sta dando enfasi alle implicazioni nella vita della Chiesa". Don Vitali ha sottolineato che "ci troviamo di fronte a un Papa che sta dando un cambio di prospettiva della Chiesa nella dimensione della sinodalità, esercitando il ministero petrino aprendo prospettive e muovendo un terreno perché i semi teologici che vengono fuori fioriscano vita buona, vita del Vangelo".