Europa - Africa: realtà a confronto sulla famiglia
I vescovi dei due continenti, rappresentati nel Ccee e nel Secam, si sono incontrati in Mozambico per analisi e proposte in vista del Sinodo.
"Come Pastori ci impegniamo a essere più presenti con tutte le famiglie in qualsiasi situazione si trovino. Presentiamo loro Cristo, l'Emmanuele, Dio con noi, che non cessa di rivolgere il proprio sguardo misericordioso e ricco di grazia a ogni persona vedendola come un figlio o una figlia di Dio, in qualsiasi situazione". È uno dei passaggi-chiave del messaggio finale emerso dal seminario tra Ccee e Secam e svoltosi a Mumemo, in Mozambico, dal 29 al 31 maggio. I vescovi europei e africani hanno diffuso un testo in cui riepilogano i temi trattati in questo quarto appuntamento, concentratosi sul tema "La gioia della famiglia", e promosso anche in vista del prossimo Sinodo ordinario. Infatti nel documento si afferma: "Preghiamo affinché lo Spirito Santo guidi i pensieri e le decisioni dei Padri dell'imminente Sinodo. Possa l'immagine della famiglia irradiare il suo calore come il sole che, anche se molte volte è oscurato dalle nubi, scalda comunque il cuore e la vita di tutti gli esseri umani. Che la famiglia ideale non sia mai totalmente eclissata dalla nostra debolezza umana e dal peccato".
Verso l'Assemblea sinodale. Il messaggio diffuso dal Mozambico traccia un'analisi delle difficoltà che la famiglia incontra nelle diverse realtà continentali di Africa ed Europa; richiama al contempo le innumerevoli occasioni di speranza che giungono proprio dalla vita familiare, tra amore, educazione, senso di solidarietà, ruolo sociale. I vescovi delegati del Consiglio delle Conferenze episcopali d'Europa e del Simposio delle Conferenze episcopali di Africa e Madagascar, hanno condiviso analisi e prospettive sul pianeta-famiglia insieme a una coppia di coniugi, ad alcuni religiosi e alcuni laici e laiche. "Abbiamo dedicato il nostro tempo - affermano - ad ascoltare le gioie e le sfide delle famiglie, le testimonianze dei delegati e degli altri partecipanti; abbiamo riflettuto, pregando e cercando di discernere ciò che lo Spirito Santo ci dice oggi come pastori della Chiesa in Africa e in Europa, mentre ci prepariamo per la XIV Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi sulla vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo".
Vicini a chi soffre. "Oggi vediamo intorno a noi tante famiglie felici. Luoghi - puntualizza il messaggio - in cui gli sposi si amano l'un l'altro con un amore che cresce con il numero degli anni di matrimonio; vediamo case in cui i bambini si sentono amati, dove la fede in Dio e i valori della famiglia sono vissuti e trasmessi; dove ci sono un'accettazione incondizionata e una cooperazione reciproca, libertà di sbagliare, correzione fraterna e spazio al perdono e alla riconciliazione; dove ogni bambino è accolto, con qualunque caratteristica o disabilità". Allo stesso tempo, come Pastori "siamo vicini alle persone sposate che stanno vivendo una crisi coniugale. Soffriamo molto insieme alle famiglie divise, e alle famiglie povere che fanno fatica ad arrivare alla fine della giornata. Siamo colpiti dalle persone affette da malattie e che non possono essere curate per mancanza di mezzi finanziari, o per mancanza di personale sanitario professionale. Conosciamo anche molte persone che sono coinvolte nell'abuso di sostanze, una fonte di grande sofferenza per la loro famiglia; persone che lavorano all'estero, lontano dalle loro famiglie in condizioni di semi-schiavitù"; molte realtà "lacerate dall'odio o dalla guerra, dalla migrazione o dalla tratta di esseri umani". "Ci si spezza il cuore quando vediamo i bambini orfani, vittime di abusi, senza istruzione, molti dei quali vivono da soli per le strade, e gli adolescenti inghiottiti dalla violenza, dalla criminalità, dalla prostituzione. Abbiamo sentito di tante madri disperate che non vedono alcun futuro per il loro nascituro, per questo ricorrono all'aborto".
Il valore dell'educazione. Luci e ombre attorno alla famiglia, dunque. "L'educazione ai valori umani e a un comportamento virtuoso è anch'essa indispensabile, una grave responsabilità dei genitori nei confronti dei loro figli", si legge ancora nel testo Ccee-Secam. "Una comunicazione aperta tra genitori e figli, al fine di affrontare le sfide della nostra cultura, e nella loro formazione, è oggi più che mai necessaria". "Cogliamo quindi l'occasione - aggiungono i vescovi - per chiedere ai leader politici e alle autorità civili di garantire che le famiglie siano dotate dei mezzi necessari per adempiere alle loro responsabilità genitoriali nei confronti dei figli, per il bene della società". Infine: "Possa la famiglia cristiana assumere la propria vocazione missionaria a essere un luogo di accoglienza per coloro che sono desolati ed emarginati, un luogo sicuro di dialogo, in cui le culture s'incontrano e sono purificate dal Vangelo; il luogo in cui nascono e crescono i bambini che diventeranno i nostri futuri politici, artisti, scienziati, ingegneri, medici… i nostri padri e madri futuri, sacerdoti e religiosi, tutti calorosamente incoraggiati e accompagnati nella loro ricerca e perseguimento della vocazione nella vita che hanno ricevuto da Dio".
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