Gli occhi della Virgen de Guadalupe, il popolo messicano e l'abbraccio di Francesco
Messa nel Santuario mariano messicano. "Dio risveglia la speranza nei più piccoli e sofferenti".
"L'incontro con l'angelo non ha fermato Maria, che non si è sentita in dovere di staccarsi dalla vita, ma ha messo in moto l'atteggiamento del sì della dedizione a Dio e ai suoi fratelli"
Lo ha detto papa Francesco nel Santuario di Nostra Signora del Guadalupe, nella capitale messicana. Durante la Messa è stato proclamato il Vangelo della visita di Maria ad Elisabetta e Francesco ha sottolineato come "ascoltare questo brano del Vangelo in questa casa ha un sapore speciale". L'incontro di Juan con la Vergine che era apparsa cambiò la vita di tutto il popolo messicano. "Come Maria si mosse per le strade della Giudea e della Galilea, allo stesso modo raggiunse il Tepeiac per servire questa grande Nazione. Ha accompagnato e accompagna la gravidanza di questa bella terra messicana" - ha detto con un riferimento che aveva fatto anche nel primo discorso. "Continua a farsi presente a tutti noi, soprattutto a quelli che sentono di non valere nulla" - proprio come Juan.
"Questa scelta preferenziale non è stata contro qualcuno ma a favore di tutti. Dio risveglia la speranza dei più piccoli e sofferenti, degli sfollati e degli emarginati, di tutti quelli che pensano di non avere un posto su questa terra. Siamo tutti necessari, specialmente quelli a qualcuno sembra non contino".
Un pensiero "per i giovani senza futuro ed esposti a situazioni dolorose e rischiose", agli anziani "dimenticati in tanti angoli", alla famiglia, al "volto di tanti che percorrono il nostro Santuario".
Dopo l'omelia Francesco s'è seduto spalle al Popolo verso l'icona della Madonna di Guadalupe fissandola con preghiera, per un tempo prolungato e silenzioso di orazione che ha hiesto anche alle decine di migliaia di fedeli che hanno partecipato all'Eucarestia.
Non sei abilitato all'invio del commento.
Effettua il Login per poter inviare un commento