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Il Papa: "spalanchiamo il cuore al Signore"

La strada della conversione al centro dell'udienza giubilare odierna di papa Francesco. Anche quattro bimbi con lui sulla papamobile.

Parole chiave: papa francesco (323), udienza giubilare (3)
Il Papa: "spalanchiamo il cuore al Signore"

"Cos’è la conversione?”. Questa la domanda è stata al centro dell’udienza giubilare del Papa. “Essa è presente in tutta la Bibbia, e in modo particolare nella predicazione dei profeti, che invitano continuamente il popolo a ritornare al Signore chiedendogli perdono e cambiando stile di vita”, ha spiegato Francesco ai 30mila fedeli presenti oggi in piazza: “Convertirsi, secondo i profeti, significa cambiare direzione di marcia e rivolgersi di nuovo al Signore, basandosi sulla certezza che egli ci ama e il suo amore è sempre fedele”. Conversione, in una parola, è “tornare al Signore”. “Gesù ha fatto della conversione la prima parola della sua predicazione”, ha ricordato il Papa citando il Vangelo di Marco: “Convertitevi e credete nel Vangelo”. “Cioè, guardate indietro e convertitivi”, ha tradotto Francesco: “È con questo annuncio che egli si presenta al popolo, chiedendo di accogliere la sua parola come l’ultima e definitiva che il Padre rivolge all’umanità”. “Rispetto alla predicazione dei profeti, Gesù insiste ancora di più sulla dimensione interiore della conversione”, ha fatto notare il Papa: “In essa, infatti, tutta la persona è coinvolta, cuore e mente, per diventare una creatura nuova, una persona nuova”.”Cambia il cuore e uno si rinnova”, ha aggiunto Francesco a braccio. Quando Gesù chiama alla conversione, non si erge a giudice delle persone, ma lo fa a partire dalla vicinanza, dalla condivisione della condizione umana, e quindi della strada, della casa, della mensa”. Lo ha spiegato il Papa, che, nella catechesi dell’udienza giubilare, di oggi è entrato nel dettaglio dello stile di Gesù, quando chiamava le persone a seguirlo. “La misericordia verso quanti avevano bisogno di cambiare vita avveniva con la sua presenza amabile, per coinvolgere ciascuno nella sua storia di salvezza”, ha proseguito Francesco. “Gesù persuadeva la gente con l’amabilità, con l’amore”, ha aggiunto il Papa a braccio. “La vera conversione avviene quando accogliamo il dono della grazia; e un chiaro segno della sua autenticità è che ci accorgiamo delle necessità dei fratelli e siamo pronti ad andare loro incontro”. Con il suo comportamento “Gesù toccava nel profondo il cuore delle persone ed esse si sentivano attratte dall’amore di Dio e spinte a cambiare vita”. “Le conversioni di Matteo e di Zaccheo sono avvenute proprio in questo modo – l’esempio scelto da Francesco – perché hanno sentito di essere amati da Gesù e, attraverso di Lui, dal Padre”. “Quante volte anche noi sentiamo l’esigenza di un cambiamento che coinvolga tutta la nostra persona. Quante volte ci diciamo: ‘ma devo cambiare, io non posso continuare così, nella mia vita, per questa strada. Non darà frutto, sarà una vita inutile e io non sarò felice'”, le parole di Francesco. “Quante volte vengono questi pensieri”, ha proseguito sempre a braccio: “E Gesù, accanto a noi, con la mano tesa dice: ‘Vieni da me, il lavoro lo faccio io, io ti cambierò il cuore, la vita , io ti farò felice'”. “Credete questo o no?”, ha chiesto poi il Papa direttamente alla folla, che ha esortato così a rispondere: “Meno applauso, più voce!”. Poi ha ripetuto: “Credete o non credete questo?”. “È Gesù che ci invita a cambiare vita, è lui che ci insegna questa inquietudine per cambiare vita, per essere un po’ migliori”. “Seguiamo questo invito del Signore e non poniamo resistenze, perché solo se ci apriamo alla sua misericordia, noi troviamo la vera vita e la vera gioia”. Con questo invito, rivolto ai 30mila fedeli presenti oggi in piazza San Pietro, il Papa ha concluso la catechesi dell’udienza giubilare, tornando ancora una volta a parlare a braccio. Dobbiamo “soltanto spalancare la porta, Lui fa tutto”, ha spiegato dando la ricetta della vera conversione: “Spalancare il cuore perché possa guarirci e portarci avanti”. “E vi assicuro che saremo più felici”, ha assicurato.

Fonte: Sir
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