Il Papa sui luoghi del terremoto
Il Santo Padre ha salutato più di cento bambini e pregato davanti alle macerie.
Visita ad Amatrice per il Santo Padre, che nelle scorse settimane più volte aveva rivolto un pensiero ai terremotati. Viaggio a pochi chilometri da casa per il pontefice, che si è recato sui luoghi che lo scorso 24 agosto hanno subito il forte sisma.
Sul suo account twitter, Greg Burke, direttore della sala stampa vaticana, racconta che il Papa ha salutato più di 100 bambini nella scuola provvisoria realizzata dalla Protezione civile del Trentino. Un saluto particolare, anche, riferisce Burke, a un uomo che ha perso moglie e due figli a causa del terremoto.
Successivamente la preghiera silenziosa davanti alle macerie.
“Ho pensato bene nei primi giorni di questi tanti dolori che la mia visita, forse, era più un ingombro che un aiuto, che un saluto, e non volevo dare fastidio e per questo ho lasciato passare un pochettino di tempo affinché si sistemassero alcune cose, come la scuola. Ma dal primo momento ho sentito che dovevo venire da voi! Semplicemente per dire che vi sono vicino, che vi sono vicino, niente di più, e che prego, prego per voi! Vicinanza e preghiera, questa è la mia offerta a voi. Che il Signore benedica tutti voi, che la Madonna vi custodisca in questo momento di tristezza e dolore e di prova”. Sono le parole rivolte questa mattina da Papa Francesco ai terremotati, subito dopo la visita alla scuola provvisoria realizzata dalla Protezione civile del Trentino. Dopo la benedizione – riferisce Radio Vaticana – ancora il Papa ha voluto pregare l’Ave Maria con le persone presenti: “Andiamo avanti, sempre c’è un futuro. Ci sono tanti cari che ci hanno lasciato, che sono caduti qui, sotto le macerie. Preghiamo la Madonna per loro, lo facciamo tutti insieme. [Ave Maria…] Guardare sempre avanti. Avanti, coraggio, e aiutarsi gli uni gli altri. Si cammina meglio insieme, da soli non si va. Avanti! Grazie”.
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